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A quali voci fare attenzione nella precompilata 2025 e quali sono le scadenze per presentare il modello 730

È partita la stagione fiscale 2025: dal 30 aprile è consultabile online il 730 precompilato, con oltre 1,3 miliardi di dati già caricati. Dal 15 maggio si può modificare e inviare la dichiarazione, ma attenzione: alcune voci fiscali, dai bonus casa alle spese scolastiche, potrebbero essere incomplete o solo nel foglio informativo.
A cura di Francesca Moriero
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È iniziata ufficialmente la stagione delle dichiarazioni dei redditi per il 2025. Dal pomeriggio del 30 aprile, sul sito dell'Agenzia delle Entrate, è disponibile infatti in consultazione il modello 730 precompilato. La novità di quest'anno? Una mole record di informazioni già caricate: oltre 1,3 miliardi di dati relativi a redditi, bonus casa, spese mediche, affitti, ristrutturazioni e molto altro, raccolti dall'Agenzia o trasmessi da soggetti esterni come datori di lavoro, banche, farmacie e amministratori di condominio. Per accedere alla propria dichiarazione precompilata è necessario entrare nell'area riservata del sito dell'Agenzia delle Entrate utilizzando credenziali Spid, Carta d'identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns). Anche nel 2025 resta possibile delegare un familiare o una persona di fiducia per gestire la pratica, direttamente online oppure con Pec o presentandosi in ufficio. Il passo successivo, da tenere bene a mente, arriva il 15 maggio: da quella data si potranno modificare, accettare o inviare i dati già predisposti. Le scadenze da segnare sul calendario sono numerose e importanti: il percorso si concluderà solo a dicembre. Vediamole nel dettaglio.

A quali dati fare attenzione nella dichiarazione precompilata 2025

Nonostante la comodità della dichiarazione precompilata, non bisogna abbassare la guardia. Ci sono voci che richiedono particolare attenzione, perché potrebbero essere parzialmente compilate o riportate solo nel foglio informativo, non direttamente nel modello 730. Ecco alcuni casi tipici:

  • Fabbricati e terreni: I dati possono essere ripresi dalla dichiarazione dell'anno precedente, ma vanno verificati. Cambiamenti nei contratti d'affitto, adeguamenti o nuovi canoni non sempre risultano aggiornati. Le locazioni brevi, poi, compaiono solo se correttamente comunicate dalle piattaforme o dagli intermediari.
  • Bonus casa e ristrutturazioni: Le spese condominiali per lavori edilizi o di risparmio energetico sono caricate in base alle comunicazioni degli amministratori; la suddivisione tra i vari aventi diritto (ad esempio, tra coniugi) potrebbe essere però errata o mancante. Anche i bonifici effettuati nel 2024 potrebbero trovarsi solo nel foglio riepilogativo.
  • Superbonus 70% e bonus barriere architettoniche 75%: In alcuni casi gli importi risultano solo nel prospetto informativo. Serve un controllo accurato per verificare che siano stati inseriti correttamente nella dichiarazione.
  • Spese scolastiche e universitarie: Anche queste voci sono talvolta presenti solo a livello informativo. Inoltre, quando la spesa è sostenuta da più soggetti (come genitori), occorre controllare come è stata ripartita.
  • Erogazioni liberali a Onlus: La comunicazione dell'importo da parte dell'ente beneficiario è facoltativa, quindi l’importo detraibile potrebbe mancare. In tal caso, dunque, va integrato manualmente.

Controllare ogni voce è fondamentale per evitare errori o perdite di benefici fiscali. Anche se il sistema è stato semplificato e i dati già inseriti sono numerosi, la responsabilità finale resta sempre del contribuente.

Calendario completo delle scadenze fiscali 2025

  • 30 aprile (scorso): apertura della consultazione del modello 730 precompilato. Il contribuente può iniziare a visionare i dati caricati dall'Agenzia delle Entrate sul proprio profilo personale.
  • 15 maggio: data chiave per chi vuole intervenire sul proprio 730. Da questo momento è possibile accettare, modificare e trasmettere la dichiarazione direttamente online.16 giugno: primo pagamento in calendario. Va versato l'acconto dell'Imu 2025.
  • 30 giugno: scadenza per il pagamento delle imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche (con o senza partita Iva). È il momento di saldare il dovuto per il 2024 e, se previsto, versare anche il primo acconto 2025. Il pagamento può avvenire in un'unica soluzione oppure con la prima rata.
  • 30 luglio: ultima possibilità per chi sceglie di pagare con una piccola maggiorazione. Si tratta sempre del saldo 2024 e dell’acconto 2025, ma con lo 0,40% in più sull’importo. Anche in questo caso è ammesso il pagamento rateale.
  • 30 settembre: ultimo giorno utile per l'invio telematico del modello 730. Si può procedere direttamente online oppure tramite Caf, commercialisti o sostituti d'imposta (se offrono assistenza).
  • 31 ottobre: scadenza per chi presenta il modello Redditi Persone Fisiche (al posto del 730), sia con che senza partita Iva. La trasmissione deve avvenire online.
  • 2 dicembre: scadenza per il pagamento del secondo acconto 2025 delle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi.
  • 6 dicembre: sarà invece l'ultima tappa del percorso, cioè il versamento del saldo Imu per il 2025.
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