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Pistorius, prima notte da uomo libero. Lo zio: “Oscar deve riprendersi”

Resta l’accusa di omicidio premeditato per Oscar Pistorius al quale però ieri è stata concessa la libertà su cauzione. Il processo inizierà il 4 giugno, intanto l’atleta è libero di ritornare alla “normalità”. Ed è lo zio che parla: “Eviteremo i media”.
A cura di Susanna Picone
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Resta l’accusa di omicidio premeditato per Oscar Pistorius al quale però ieri è stata concessa la libertà su cauzione. Il processo inizierà il 4 giugno, intanto l’atleta è libero di ritornare alla “normalità”. Ed è lo zio che parla: “Eviteremo i media”.

Per Oscar Pistorius è arrivata ieri, dopo giorni di discussioni in Tribunale tra la difesa e l’accusa, la libertà su cauzione. In carcere dalla notte di San Valentino, quando l’atleta sudafricano ha sparato uccidendo la fidanzata Reeva Steenkamp, Pistorius era stato arrestato e portato in carcere. Ne è uscito ieri pomeriggio, dopo che il giudice Desmond Nair ha letto (per oltre un’ora) la sentenza fissando la cauzione: un milione di rand, poco più di 85mila euro. Una decisione che è stata accolta in aula da un coro di “yes” da parte dei sostenitori dell'atleta. Scarcerato Pistorius ha trascorso la sua prima notte da uomo libero a casa dello zio Arnold, colui che in questi giorni ha spesso parlato a nome del campione. “Voglio che Oscar si riprenda e trascorra un giorno normale, cercheremo di non aver nessun contatto con i media”, ha dichiarato l’uomo alla radio sudafricana 702. Ciò che desiderano Pistorius e la sua famiglia è, ora, di poter trascorrere un po’ di tempo insieme, ha aggiunto suo zio.

La soddisfazione della famiglia di Pistorius – Lo stesso zio che si è detto sollevato per la libertà su cauzione  e allo stesso tempo ha affermato di essere in lutto per la morte di Reeva, restando però convinto della verità del nipote. Per quanto riguarda invece i familiari della modella uccisa hanno fatto sapere di non aver seguito in diretta la decisione del giudice Nair: “Non fa alcuna differenza al fatto che noi siamo rimasti senza Reeva”, ha commentato una cugina della donna. L’atleta dovrà rispondere dell’omicidio di Reeva Steenkamp a partire dal 4 giugno, prima data del processo: nel frattempo il Tribunale ha deciso che deve riconsegnare tutti i passaporti e le armi e presentarsi ogni mattina al commissariato. Non può tornare nella casa di Pretoria, dove è morta Reeva, né potrà lasciare la città, bere alcolici o assumere droghe durante la sua messa in libertà.

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