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Picchiarono senegalese in piazza: condannati con l’aggravante dell’odio razziale

Lorenzo Rigano e Gioacchino Bono, imputati in un processo per il pestaggio di un uomo senegalese diciannovenne, aggredito ad agosto dell’anno scorso a Partinico (Palermo), sono stati condannati con rito abbreviato a 2 anni e 4 mesi.
A cura di Davide Falcioni
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Lorenzo Rigano e Gioacchino Bono, imputati in un processo per il pestaggio di un uomo senegalese diciannovenne, aggredito ad agosto dell'anno scorso a Partinico (Palermo), sono stati condannati con rito abbreviato a 2 anni e 4 mesi dal giudice per l'udienza preliminare di Palermo, che ha applicato ad entrambi l'aggravante dell'odio razziale, assolvendoli, invece, dalla seconda accusa che era di diffamazione. L'indagine è stata condotta dai pubblici ministeri Geri Ferrara e Alessia Sinatra.

Ad avere la peggio nell'aggressione fu Dieng Khalifa. Rigano, operaio di 38 anni anni, e Bono di 35, vennero individuati grazie al filmato girato dalle telecamere di un locale della piazza di Partinico e al racconto di alcuni testimoni che avevano assistito al pestaggio, avvenuto nei pressi di un bar della cittadina. Bono, riuscito a sfuggire all'arresto, venne rintracciato in un secondo momento.

L'africano era in bici nella piazza di Santa Caterina e stava aspettando un operatore della comunità alloggio, da cui era ospitato, che stava cercando un giovane extracomunitario ancora non rientrato nella struttura. Senza nessuna ragione, il senegalese venne insultato da alcune persone sedute al tavolino di un bar della piazza: "Vattene via sporco negro, siete tutti figli di puttana, ve ne dovete andare dal nostro Paese", gli dissero. Il destinatario di quelle calunnie non  reagì né rispose ma ugualmente venne preso a calci e pugni al volto: "Non ho reagito perché non alzo le mani. Mi potevo difendere, ma gli educatori della comunità mi hanno insegnato che non si alzano le mani”. Il ragazzo fu soccorso e portato all'ospedale di Partinico. Il giorno successivo presentò la denuncia.

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