Le parole di Peppino Impastato in uno spot, oltre 3000 firme per farlo ritirare

Una frase di Peppino Impastato per pubblicizzare degli occhiali da sole. Le parole dell’attivista siciliano ucciso dalla mafia a Cinisi quasi 36 anni fa usate per vendere un prodotto. È quanto ha fatto la Glassing e quanto proprio non è piaciuto a molti, dalla famiglia di Peppino ai tantissimi che hanno già firmato una petizione per chiedere il ritiro di quella pubblicità. A lanciare una petizione che su Change.org ha già raccolto 3000 firme è stato Ivan Vadori, regista del documentario “La voce di Impastato”, un docufilm uscito in autunno che racconta la tenacia e la determinazione del giornalista di Cinisi che lottava contro la mafia. Tutti quelli che hanno firmato la sua petizione vogliono che quello spot della Glassing sia ritirato.
Rabbia e incredulità di fronte allo spot – Vadori ha spiegato di essere vicino alla famiglia di Impastato (che ha intrapreso vie legali per questa vicenda) e di aver voluto tradurre la sua indignazione in una petizione: “Come ricorda anche il fratello, Peppino è sempre stato contro il consumismo. La sua vita, all’insegna dell’impegno civile, è quanto di più lontano da qualsiasi forma di mercificazione”. Il regista ha detto che la Glassing ha utilizzato le parole di Impastato (“Insegniamo la bellezza alla gente, così non avremo più abitudine, rassegnazione, ma curiosità, stupore”) senza nessuna autorizzazione e ha affermato di aver provato rabbia e incredulità di fronte a quello spot: “È inconcepibile – così Vadori – che la figura di Peppino Impastato e i suoi versi vengano utilizzati a scopo pubblicitario. Chiedo all'azienda di ritirare immediatamente questa pubblicità”.