Parlano i compagni di scuola di Melissa: “Voleva fare la stilista”
Sognava di diventare una stilista d'alta moda, Melissa. Lo raccontano le compagne, parlano di una ragazza "dolcissima, giocherellona". Molte delle giovani amiche di questa vittima innocente della bomba scoppiata a Brindisi, davanti alla scuola Falcone-Morvillo hanno i cellulari in mano, piangono, si chiamano l'una con l'altra, alcune corrono in ospedale dall'altra ragazzina, Veronica, sedici anni, in gravi condizioni, sottoposta a numerosi interventi chirurgici di ricostruzione. Con Veronica ricoverata anche la sorella, Vanessa.
Famiglie sconvolte. Una delle ragazze, Selena, racconta gli attimi immediatamente successivi allo scoppio: l'amica investita dall'esplosione che si alza annerita, ferita ma viva e grida chiamando l'amichetta che invece giace a terra, senza vita. "Ho visto la morte in faccia, non voglio più andare a scuola". La 16enne di Mesagne era la migliore amica di Melissa Bassi. Quando viene intervistata non sa ancora che la sua compagna del cuore non c'è più; è ricoverata al secondo piano dell'ospedale Perrino di Brindisi ed è semisedata.
Il padre racconta: "Selena ha sentito un boato ed è caduta per terra. Poi ha visto le sue amiche sanguinanti, ma non poteva alzarsi per soccorrerle". Lo racconta il padre della piccola, Vito, di poco fuori alla sala d'attesa del reparto di chirurgia plastica dell'ospedale Perrino di Brindisi. Ai familiari stamane era stato riferito di recarsi in ospedale perché il bus che aveva condotto da Mesagne a scuola le ragazze aveva avuto un incidente. Ma Selena aveva gia' contattato i suoi, non riuscendo a parlarci. È caduta la linea. Loro avevano richiamato, ma senza esito. "Mia figlia – aggiunge – ha ustioni di secondo e terzo grado sul viso e in settimana si deciderà come operarla".
