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Parlamento bloccato: il 60% del tempo a lavoro sulla giustizia, dimenticati lavoro, economia e corruzione

Un parlamento di fannulloni? Secondo l’ultima ricerca di Openpolis, soltanto un terzo dei parlamentari lavora attivamente alla stesura di leggi, i restanti sono in aula soltanto per votarle. Un legislatore bloccato per il 60% del tempo a discutere e approvare leggi che riguardano la riforma della giustizia.
A cura di Alessio Viscardi
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Un parlamento di fannulloni? Secondo l'ultima ricerca di Openpolis, soltanto un terzo dei parlamentari lavora attivamente alla stesura di leggi, i restanti sono in aula soltanto per votarle. Il gruppo composto da esperti in analisi politica e matematica ha calcolato l'indice di produttività di ogni singolo membro delle Camere, tenendo in conto i provvedimenti e i temi affrontati nella sede del potere legislativo. Ne emerge un quadro allarmante, con un Parlamento bloccato per il 60% del tempo a discutere e approvare leggi che riguardano la riforma della giustizia, dimenticandosi totalmente dell'economia, della lotta all'evasione fiscale e alla corruzione. Ogni singola legge sulla giustizia ha un tempo riservato sei volte superiore a quelle per arginare la disoccupazione, cinque volte maggiore del tempo rivolto alla tutela del patrimonio artistico e alla ricerca scientifica.

I ricercatori di Openpolis prendono in considerazione non soltanto il tempo dedicato alla stesura di leggi, ma anche la quantità di disegni di legge, emendamenti, mozioni, dedicati a un determinato tema. Da questo punto di vista, l'impegno del legislatore verso la regolamentazione di lotterie e concorsi a premio è tre volte maggiore dell'attività rivolta alla lotta al precariato. I precari vengono superati anche dalle norme sulla professione dell'avvocatura, che tiene impegnato il Parlamento per un tempo maggiore anche della corruzione.

La rete di Openpolis effettua un monitoraggio dell'attività politica attraverso i contributi forniti volontariamente dagli utenti. Ogni lettore può contribuire, redigendo la scheda di un politico e inserendovi tutte le sue attività. Ovviamente, deve suffragare quanto sostenuto attraverso l'utilizzo di fonti verificabili e di chiara attendibilità. Il motto del portale è “Conoscere per deliberare”.

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