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Papa a Milano, il Pontefice incontra cresimandi e famiglie cattoliche

A Milano si sta svolgendo il secondo giorno del Family Day. Tutelare la famiglia e la vita quali patrimoni dell’umanità.
A cura di Daniela Caruso
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Pope Benedict XVI waves to faithful as h

Si celebra il secondo giorno del Family Day: il Papa è in visita a Milano, dove oggi ha incontrato i cresimandi della diocesi, allo Stato Meazza. La giornata sarà caratterizzata anche dalla veglia con le famiglie nel Parco di Bresso, in occasione dell'incontro delle famiglie cattoliche provenienti da diverse parti del mondo. Alle 10 si è svolta la celebrazione dell'Ora Media in Domo; alle 11,15 è iniziato l'incontro con i cresimandi, che sono accorsi in decine di migliaia, gremendo di fatto la struttura sportiva. Il Pontefice reciterà anche l'Angelus. Alle ore 17, ci sarà l'incontro con le autorità nella Sala del Trono dell'Arcivescovado.

La famiglia, la vita e i giorni di riposo devono essere constantemente tutelati: al meeting mondiale, Benedetto XVI parla della salvaguardia che bisogna attuare nei confronti dell'esistenza e del nucleo familiare. Domani si svolgerà il terzo e ultimo giorno di questo incontro religioso che ha fatto confluire nel capoluogo milanese più di un milione di fedeli. Il Papa, inoltre, esprime dolore e solidarietà ai terremotati dell'Emilia Romagna. La Scala ha suonato la "Nona" di Beethoven in onore del Santo Padre, al cui fianco c'è anche il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, che non segue le trasferte italiane del Papa ma che in questa occasione ha affiancato Ratzinger. Benedetto XVI ha affermato che la fede "deve animare tutto il tessuto della vita, personale e comunitaria, privata e pubblica, così da consentire uno stabile e autentico ‘ben essere', a partire dalla famiglia",che è vista come un "patrimonio principale dell'umanità" e "segno di una vera e stabile cultura in favore dell'uomo".

"La Milano postivamente laica e la Milano della fede sono chiamate a concorrere al bene comune", queste le parole del Pontefice nella città della "Madunnina", la quale deve conservare "la linfa delle sue radici e i tratti caratteristici della sua storia" poichè "essa è chiamata a guardare al futuro con speranza, coltivando un legame intimo e propulsivo con la vita di tutta l'Italia e dell'Europa". "Su questo concerto – ha aggiunto il Papa – che doveva essere una festa gioiosa in occasione di questo incontro di persone provenienti da quasi tutte le nazioni del mondo, vi è l'ombra del sisma che ha portato grande sofferenza su tanti abitanti del nostro Paese".

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