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Palermo, “divieto di preghiera” per i bimbi di una scuola: tolta anche la foto del Papa

Il dirigente scolastico della “Ragusa Moleti” ha vietato, diramando una circolare agli insegnanti, che vengano recitate preghiere durante l’orario scolastico e anche durante l’ora di religione nell’istituto. Bimbi stupiti all’uscita da scuola.
A cura di Susanna Picone
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In una scuola elementare e dell’infanzia di Palermo è vietato pregare. Lo ha deciso il dirigente della scuola “Ragusa Moleti”, Nicolò La Rocca, che stamani ha diramato una circolare che impedisce agli insegnanti di fare recitare le preghiere ai bambini nell'ora della merenda e anche durante l'ora di religione. “Ci sarebbe nella nostra scuola – si legge nella circolare firmata dal dirigente scolastico – l'usanza, da parte di alcuni docenti, di far pregare i bambini prima dell'inizio delle lezioni e/o di far intonare canzoncine benedicenti prima della consumazione della merenda”. Il dirigente ha anche fatto rimuovere dalla scuola una statuetta della Madonna e alcune foto tra qui quella di papa Francesco. I plessi della Ragusa Moleti sono tre, la centrale e due sedi succursali: Sunseri ed ex Pestalozzi, e le immagini sacre sono state già rimosse dal plesso centrale e probabilmente è quanto accadrà anche alle due succursali. Tra le varie foto, alcune si trovavano lì da trenta anni, La Rocca ha tolto anche quella di Giovanni Paolo II che si trovava nell'ufficio che  è stato assegnato quando lo scorso settembre ha assunto il ruolo. Nella scuola palermitana studiano bambini di età compresa tra i tre e i dieci anni.

Il dirigente scolastico ha ricordato anche che “considerando il parere dell'Avvocatura dello Stato dell'8 gennaio del 2009, allegato alla nota del gabinetto del Miur del 29 gennaio 2009, è da escludere ‘la celebrazione di atti di culto, riti o celebrazioni religiose nella scuola durante l'orario scolastico o durante l'ora di religione cattolica, atteso il carattere culturale di tale insegnamento”. A quanto pare i bambini che frequentano la scuola palermitana sono rimasti sorpresi da questo “divieto”. “Papà, lo sai? Oggi la maestra non mi ha fatto dire la preghierina prima della merenda”, è quanto ha raccontato una bambina all’uscita dalla scuola. E ancora un altro bambino di dieci anni, alla mamma ha detto perplesso: “La maestra di religione ci ha detto che non potevamo fare la preghiera”. Al suono della campanella, tra genitori che chiedevano spiegazioni su quanto accaduto e gli stessi insegnanti della scuola, non si parlava d’altro. Un docente ha detto che la decisione del dirigente è stata assunta senza che siano stati consultati gli organismi scolastici.

Le parole della preghiera cancellate dal dirigente

“Signore benedici il cibo che stiamo per prendere e fa che lo abbiano tutti i bambini del mondo”: è questa la preghiera che recitavano i bambini prima di fare la merenda a scuola a metà giornata e che non piace al dirigente scolastico che appunto ha imposto agli insegnanti di non farla più recitare. Da alcune ore il dirigente scolastico è riunito con i dirigenti dei circoli.

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