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Padova, ventenni si prostituiscono nel grattacielo: anche 10 clienti a testa al giorno

Prostituzione e spaccio in un appartamento di Padova. Finiscono in manette due cittadini cinesi: costringevano delle ragazze a prostituirsi e nella loro casa a luci rosse i clienti potevano anche consumare droghe.
A cura di S. P.
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Vicino alla stazione ferroviaria di Padova, al quattordicesimo piano della Torre Belvedere, i carabinieri hanno scoperto che tre ragazze cinesi di età compresa tra i venti e i trenta anni si prostituivano anche dieci volte al giorno. Gli sfruttatori le obbligavano “tenendo in ostaggio” i loro documenti ed erano loro a prendere i soldi dei clienti, tutti cinesi. Volendo c’era anche la possibilità di avere della droga tipo shaboo, ecstasy e ketamina. Per tutto questo i carabinieri hanno arrestato due cinesi: F. R., 42 anni, di Treviso e L.P., 49 anni, di Venezia, entrambi con domicilio a Padova. Avevano preso in affitto la casa a luci rosse da un connazionale che vive a Prato. I carabinieri hanno sequestrato nella casa 12000 euro in contanti e hanno trovato un bilancino di precisione, una scimitarra, un coltello, quattro cellulari e un gran numero di profilattici e gel intimi. Le indagini sono partite grazie alle segnalazioni di alcuni residenti della Torre Belvedere, che avevano notato uno strano andirivieni di cittadini asiatici in quell’appartamento. Dopo alcuni giorni di osservazione, i carabinieri hanno fatto irruzione nell'immobile e hanno capito che quella era una vera e propria casa di appuntamenti dove di poteva anche consumare droga. Le ragazze hanno confermato di prostituirsi raccontando storie al limite della schiavitù.

Sequestrato nello stesso palazzo un B&b abusivo – Ma quell’appartamento della Torre Belvedere non è l’unico che ha catturato l’attenzione dei militari. Esattamente al piano superiore c’era infatti chi aveva messo in piedi un business con spacciatori e clandestini. Come ricostruito dai quotidiani locali, due anziani coniugi offrivano un letto a chi non può recarsi altrove e per il servizio offerto chiedevano 30 euro a notte. Un B&B abusivo insomma, dove per accedere non era necessario presentare i documenti.

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