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Padova, salvò un uomo tuffandosi nel fiume gelido: un premio per il 21enne Ousmane

Ha ricevuto l’encomio solenne della città di Padova il 21enne Ousmane Cissokho, magazziniere di origini senegalesi che il mattino del 28 gennaio non esitò a tuffarsi nelle acque gelide del fiume Brenta per salvare un anziano che aveva tentato il suicidio. “Ho seguito quello che mi diceva il cuore”, aveva detto il giovane.
A cura di Susanna Picone
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Ousmane Cissokho, il giovane magazziniere di origini senegalesi che il 28 gennaio scorso non esitò a tuffarsi nelle acque gelide del fiume Brenta per salvare un anziano che aveva tentato il suicidio, ha ricevuto oggi l'encomio solenne della città di Padova, consegnato dalla giunta comunale. Il giovane senegalese, ventunenne regolare residente a Torre, quella gelida mattina si tuffò a Padova e riuscì a riportare a riva l’uomo già privo di sensi. “Un gesto di particolare valore civile e morale”, ha motivato la giunta. Il giovane aveva raccontato con discrezione di aver solo seguito quello che gli diceva il cuore. Ousmane è stato accolto a Palazzo Moroni dal sindaco Sergio Giordani, dal vice sindaco Arturo Lorenzoni e dagli altri componenti di giunta, che si sono congratulati con lui. “Gesti come quello compiuto da Ousmane Cissokho, ci ricordano come l’attenzione agli altri alle loro difficoltà e richieste di aiuto, non solo nel caso estremo in cui tentino di togliersi la vita, è un elemento fondamentale del nostro essere uomini e del nostro vivere in una comunità”, così ancora la giunta comunale.

Ousmane arrivato in Italia coi barconi nel 2016 – Arrivato con i barconi dalla Libia nel 2016 in Italia in cerca di un futuro migliore, il giovane senegalese protagonista del salvataggio era stato accolto attraverso lo Sprar di Montegrotto. La mattina del 28 gennaio scorso, dopo aver prestato soccorso all’anziano, si era asciugato e rivestito e in sella alla sua bicicletta aveva raggiunto l'azienda di Limena dove lavora come magazziniere.  “Mi ha parlato il cuore – aveva raccontato – dovevo assolutamente salvare quell’uomo. L’acqua era gelida ma non mi importava. Dovevo fare qualcosa, sono abituato a nuotare perché in Senegal sono nato vicino al mare. L’uomo era in centro al fiume, l’ho preso per mano e siamo tornati a riva dove un militare ci ha aiutato a uscire”.

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