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Orge in chiesa, la parrocchiana: “Don Contin mi costringeva a mettere il guinzaglio del cane”

I dettagli più scabrosi della relazione con Don Contin raccontati agli inquirenti dalla 49enne parrocchiana di San Lazzaro: “Aveva sempre con sé una valigetta con vibratori”. Nei pc e tablet di don Contin sarebbero state rinvenute le prove che inchioderebbero il prete padovano.
A cura di Biagio Chiariello
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Foto senza vestiti  nei parcheggi dell’autostrada, un guinzaglio da cani da indossare e una valigia piena di sex toys. Una parrocchiana ha deciso di raccontare ai carabinieri di Padova i dettagli più espliciti della sua relazione con don Andrea Contin, l’ex sacerdote di San Lazzaro indagato per violenza (e sospeso “ad divinis” dal vescovo). La 49enne ha spiegato di aver conosciuto il prete nel 2006 e che da allora lui l’ha coinvolta nello scandalo a luci rosse che ha travolto la canonica della chiesa della provincia euganea.

Il racconto della parrocchiana

Come riporta Il Messaggero, la donna e don Contin si sarebbero incontrati la prima volta a un pranzo comunitario (“Sembrò avere uno sguardo particolare” scrive nella denuncia). L’uomo di chiesa comincia subito a cercarla e ad invitarla in canonica: in una di queste occasioni, la bacia. Lei sconvolta scappa. Ma nel 2010 la parrocchiana si separa dal marito. Nel febbraio successivo il primo rapporto sessuale in canonica. “Eppure ero innamorata e felice per le tante attenzioni… Poi mi portò spesso nei parcheggi dell’A31 per farmi guardare chi faceva sesso e mi scattò foto nuda. Voleva rapporti sempre più spinti”, ricorda la 49enne. E poi i particolari più scabrosi: “Aveva sempre con sé una valigetta con vibratori, maschere, capi in pelle già visibilmente usati da altre donne. Aveva postato le mie foto nuda sul sito per coppie Sexycommunity e anche sul sito ‘La moglie offerta’. Mi chiamava schiava, mi comprò una ciotola per animali e un guinzaglio”.

I segreti del prete: auto di lusso e hotel a 5 stelle

Nel frattempo le indagini vanno avanti. Nei messaggi recuperati dal consulente informatico su 2 pc, tablet, smartphone e la decina di chiavette Usb del parroco ci sarebbe un riferimento esplicito al giro di soldi per gli incontri sessuali organizzati in canonica, come scrive Il Gazzettino. Va chiarito anche il tenore di vita di don Andrea, spesso a bordo di auto di lusso (perfino una Jaguar) e in hotel a 5 stelle, dove si presentava come avvocato, o in vacanza in resort in Croazia, Francia e sul Garda in compagnia di varie donne. È così che dalle indagini patrimoniali sarebbero sbucati 5 conti correnti a lui riconducibili.

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