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Orge in chiesa, chiuse le indagini su don Andrea Contin: “Una amante pestata tre volte”

Contestati i reati di lesioni e minacce ma cade l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. L’ex parroco di San Lazzaro a Padova aveva sempre negato le violenze. Ora rischia il processo.
A cura di Susanna Picone
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Rischia il processo il “prete a luci rosse” don Andrea Contin, ex parroco di San Lazzaro a Padova finito nella bufera per le orge in canonica con giochi erotici ma anche, secondo l’accusa, per le violenze fisiche e verbali fatte alla donna che poi lo ha denunciato alla Curia di Padova e ai carabinieri. Ora, dopo oltre un anno, il pubblico ministero Roberto Piccione ha chiuso l’indagine e si accinge a chiedere il rinvio a giudizio per l’ex sacerdote. I reati contestati al sacerdote, sospeso dopo lo scandalo, sono lesioni gravi e minacce aggravate. Cinque, secondo la ricostruzione dei quotidiani locali, gli episodi indicati nel capo d’imputazione che raccontano i tre pestaggi subiti dall’ex amante del religioso e le minacce ricevute in altre occasioni. Una prima volta la donna sarebbe stata picchiata e minacciata di morte anche con un coltello, in seguito a un litigio, nel dicembre del 2012. Poi un episodio analogo sarebbe avvenuto nel giugno del 2013 e ancora l’anno successivo, sempre in canonica.

Per don Contin cade l'accusa della prostituzione: "Rapporti consenzienti"

Il pm ha invece chiesto l’archiviazione per i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, illecita detenzione di una pistola e violenza privata. Le donne che hanno avuto rapporti con l’ex parroco non sarebbero state pagate, né don Contin avrebbe spinto o fornito donne ad amici. Dalle indagini è emersa la “stanza dei giochi” dell’ex sacerdote, uno spazio in canonica in cui don Contin nascondeva oggetti hard di tutti i tipi, video porno e filmini in cui registrava le sue serate a luci rosse.

Solo sospetti in merito alla gestione dei soldi della parrocchia

Con la donna che lo ha denunciato il prete aveva una relazione dal 2010 e nel frattempo riceveva visite di altre decine di signore disponibili ad avere rapporti con lui. Don Contin viene disegnato come un uomo con una vita sessuale sfrenata. Senza timore di essere scoperto, da quanto ricostruito il prete faceva viaggi e si concedeva serate mondane, ma nessuno gli ha mai contestato nulla sulla gestione dei soldi della parrocchia. L’ex sacerdote non è infatti mai stato indagato per reati di natura economica.

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