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Omicidio Carlo Giuliani: la Corte di Strasburgo assolve l’Italia

La Corte Europea di Strasburgo ha stabilito con sentenza definitiva che l’Italia non ha responsabilità per la morte di Carlo Giuliani, avvenuta durante il G8 di Genova. Assoluzione piena per il carabiniere Mario Placanica che fece fuoco contro il ragazzo.
A cura di Alfonso Biondi
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G8 di Genova

L'Italia non ha responsabilità per la morte di Carlo Giuliani, il ragazzo morto negli scontri tra polizia e dimostranti durante il G8 di Genova. Lo ha stabilito oggi con sentenza definitiva la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo. La Corte, con 13 voti favorevoli e 4 contrari, ha assolto con formula piena Mario Placanica, il carabiniere che sparò a Carlo Giuliani, causandone la morte. Viene quindi confermata la sentenza di primo grado risalente al 25 agosto 2009. Carlo era un simpatizzante del movimento no global che il 20 luglio del 2001 s'era unito alle persone che manifestavano in piazza Alimonda contro il G8 e proprio in quella piazza trovò la morte.

Il verdetto della Corte ha dato torto alla famiglia Giuliani anche sulle accuse mosse all'Italia riguardanti le indagini. Per la famiglia di Carlo, infatti, sarebbe stata condotta un'indagine molto superficiale sull'omicidio del ragazzo. La Corte, però, non è stata dello stesso avviso e, con 10 voti favorevoli e 7, contrari ha deciso per l'assoluzione dell'Italia sul capo d'accusa. Assoluzione per l'Italia anche per quanto riguarda ll'accusa di non aver organizzato e pianificato in modo adeguato le operazioni di polizia in occasione del G8 a Genova.

La famiglia Giuliani ha accolto la sentenza con grandissima delusione. Il padre di Carlo ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Non è la prima brutta notizia che abbiamo.; in ogni caso non ci arrendiamo e continuiamo la nostra battaglia per la verità. Dal punto di vista legale c'è un'ultima possibilità che sarà una causa civile contro chi ha sparato: non c'è altra possibilità. Mi auguro che nessuno ci venga a dire che vogliamo rifarci su un povero carabiniere. Lo scopo della causa civile è avere un dibattimento processuale. L'unica cosa che non hanno ritenuto degna di un processo è stata l'omicidio di Carlo. E' vergognoso.

L'ultima strada da percorrere per la famiglia del ragazzo rimane quindi quella del processo civile e, come annunciato, si percorrerà.

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