Nord Irlanda, Nuova IRA: “Abbiamo ucciso noi la giornalista Lyra McKee”

È stata la Nuova IRA ad uccidere la giornalista 29enne Lyra McKee durante gli scontri di giovedì scorso a Derry. Ad ammettere la propria responsabilità nell’assassinio che ha scosso il Nord Irlanda è stato lo stesso gruppo repubblicano in una dichiarazione al The Irish News "Durante un attacco del nemico – si legge nel comunicato – Lyra  McKee è morta tragicamente mentre si trovava a fianco delle forze  nemiche". La stessa organizzazione poi "porge le più sincere scuse al partner, alla famiglia e agli amici di Lyra McKee per la sua morte". Il quotidiano garantisce che la nota è autentica spiegando che il gruppo ha usato un codice di riconoscimento.

L'uccisione di Lyra McKee

Lyra McKee, sospettata di attività terroristiche, è stata colpita alla testa nella notte fra giovedì e venerdì durante gli scontri fra repubblicani e polizia nel quartiere di Creggan. Mentre ammette la propria responsabilità, la Nuova Ira accusa la polizia di aver provocato la rivolta che ha preceduto la morte della 29enne. “Giovedì sera, a seguito di un'incursione a Creggan da parte di forze britanniche pesantemente armate che hanno provocato disordini, l'IRA ha schierato i nostri volontari", ha affermato la dichiarazione della Nuova IRA.

Rilasciati i due ragazzi arrestati

Nel frattempo la polizia nord-irlandese ha rilasciato i due ragazzi di 18 e 19 anni arrestati nell'ambito delle indagini dell’assassinio della McKee. Nel contempo i detective della Major Investigation Team hanno arrestato una donna di 57 anni, in relazione all'omicidio. In un comunicato il detective Jason Murphy ha rinnovato l'invito ai residenti che erano presenti durante gli scontri di giovedì notte nel complesso residenziale di Creggan a fornire qualsiasi informazione, inclusi video, utile a "portare gli assassini di Lyra di fronte alla giustizia".