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Norcia, si prendono a pugni per gioco: muore un giovane, arrestato l’amico

Il dramma lo scorso luglio all’esterno di una vineria del comune umbro. Emanuele Tiberi, 29 anni, avrebbe colpito Cristian Salvatori, 33, per gioco. Lui ha risposto con un cazzotto che lo ha ucciso: ora è in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Secondo le ricostruzioni “stavano facendo un gioco”.
A cura di Biagio Chiariello
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Un gioco a chi colpiva più forte avrebbe finito per uccidere Emanuele Tiberi la notte del 29 luglio scorso all’esterno della Vineria di Norcia, in provincia di Perugia. Stando a quanto trapelato, il giovane venne colpito da Cristian Salvatori, 33 anni, con un unico pugno al volto che lo fece crollare a terra. Il particolare, decisivo ai fini delle indagini, è emerso dalle testimonianze degli avventori del locale, oltre che da una consulenza tecnica voluta dal pm Vincenzo Ferrigno della Procura di Spoleto. La notizia è riportata dall’edizione umbra de La Nazione.

Tiberi e Salvatori si stavano sfidando. “Il primo – scrive la Nazione diede uno schiaffo con il dorso della mano al contendente; l’altro rispose con un pugno che mandò a terra il trentenne, facendogli sbattere violentemente il capo”. Il quotidiano La Nazione ha pubblicato le chat su WhatsApp grazie alle quali i pm hanno ricostruito il delitto: “Lu Picchiu gli ha detto “dammi un pugno”, lui (la vittima ndr) gliel’ha dato ma piano. Dopo (l’indagato ndr) gli ha detto “mo tocca a me” e gli ha dato una pesca’”. E ancora: “Stavano facendo un gioco. Fanalino stava scherzando, gli ha dato un cazzottello sulla guancia”.

Ora sarà il tribunale del Riesame di Perugia, a sei mesi dal dramma di Norcia, a dover decidere sull’appello proposto dai difensori dell’indagato contro il rigetto della richiesta di scarcerazione. Salvatori ha chiesto gli arresti domiciliari per sottoporsi a un programma di reinserimento sociale in una struttura specializzata. Secondo gli avvocati il fatto che si sia trattato di un ‘gioco’ cancella la valutazione di un ragazzo con "impulsi aggressivi e incontrollabili". Inoltre Salvatori ha offerto, con uno scritto ai familiari del giovane, la disponibilità al risarcimento dei danni. Adesso saranno i giudici del tribunale a valutare la vicenda.

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