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“Non vedo l’ora di fare tante cose”, Serena racconta il cancro e la forza per combatterlo

Il racconto e i messaggi di speranza che Serena Zaia, trentaquattrenne veneta, ha deciso di condividere con gli altri attraverso il web dove sta raccontando la sua personale battaglia contro il cancro al seno e le metastasi che l’hanno colpita: “La malattia si può sconfiggere, non dobbiamo cedere nemmeno per un istante”
A cura di Antonio Palma
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"La vita a volte è terribilmente dura ma non dobbiamo cedere nemmeno per un istante. Io non vedo l’ora di fare centinaia di cose!", è uno degli ultimi messaggi di speranza che Serena Zaia, trentaquattrenne montebellunese ora residente a Nogarè di Cornuda, ha deciso di condividere con gli altri attraverso il web dove da mesi sta raccontando la sua personale battaglia contro il cancro al seno e le metastasi  che l'hanno colpita. Un racconto fatto di dolorosa cronaca delle cure e della malattia ma anche di continui messaggi di  fiducia nel futuro che fa emergere un amore incondizionato per la vita. Un racconto condiviso non solo sulla sua pagina Facebook, ma anche nel suo blog non a caso chiamato “io (non) ho paura”.

“Non riesco ad accettare che la mia vita possa concludersi così presto. Nella mia testa ci sono solo verbi come: continuare, reagire, perseverare, rialzarsi, vivere, fare, agire, progettare…”. Ha scritto la trentaquattrenne veneta lanciando un messaggio per tutti ma soprattutto per le donne malate come lei: “Il cancro al seno si può sconfiggere e bisogna crederci. Quello al cervello è più complicato da affrontare ma si può affrontare!Le cure fanno stare male, è vero, so cosa significa vedere il corpo cambiare, essere senza capelli, sentire le forze che ci lasciano ma so anche che le cure ci salvano ed è il prezzo da pagare per restare vive e per vedere i nostri cari ancora"

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