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Nigeria, l’esercito: “Abbiamo localizzato le 300 ragazze rapite da Boko Haram”

Il capo di stato maggiore delle forze armate nigeriane ha dichiarato di sapere dove si trovano le quasi 300 studentesse.
A cura di D. F.
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Il capo di Stato maggiore della Difesa aerea nigeriana Alex Badeh ha reso noto che le forze armate avrebbero individuato il luogo in cui si trovano le quasi 300 ragazze rapite dall'organizzazione terroristica Noko Haram. "La buona notizia – ha dichiarato Badeh ad Abuja – è che sappiamo dove sono le ragazze, anche se non possiamo dirlo. Lasciateci lavorare e le riporteremo a casa". Il capo di stato maggiore ha spiegato che la riservatezza sulle informazioni è resa necessaria dalla volontà dell'esercito non non effettuare un blitz armato e usare la forza, ma di preferire l'intavolamento di una trattativa con i guerriglieri. Tutto ciò allo scopo di evitare eccessivi pericoli per le 300 donne: "Sappiamo cosa stiamo facendo – ha aggiunto il capo di Stato maggiore – e non possiamo rischiare che qualcuna di loro rimanga uccisa per liberarle. Quindi ci stiamo lavorando".

Per la liberazione delle ragazze il governo nigeriano ha accettato l'aiuto degli Stati Uniti, che già dai primi di maggio hanno inviato in Africa un team di esperti a offrire consulenza. E mentre la soluzione del caso sembra avvicinarsi, lo scorso 9 maggio Amnesty International ha attaccato le forze di sicurezza nigeriane: "Abbiamo ricevuto informazioni credibili da numerose fonti in Nigeria – denuncia Amnesty International, attraverso la sua portavoce Susanna Flood – i militari erano stati allertati che Boko Haram stava per attaccare la scuola Chibok. Il rapimento delle oltre 200 studentesse avrebbe potuto essere evitato. Sapevano che la scuola era in pericolo e nulla è stato fatto per salvare queste ragazze”.

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