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Neonato abbandonato a Rosolina, tanti fiocchi azzurri in paese per Giorgio: “È figlio di tutti”

Bigliettini e tanti fiocchi azzurri sono apparsi a Rosolina per Giorgio, il neonato che alcuni giorni fa è stato abbandonato in un borsone nei pressi del cimitero del centro nella provincia di Rovigo. Il piccolo sta bene e la sua storia ha colpito profondamente la comunità: “È l’intero paese ad averlo adottato, Giorgio è diventato il bambino di tutti”.
A cura di Susanna Picone
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Il piccolo Giorgio insieme all'infermiera Giorgia (Facebook).
Il piccolo Giorgio insieme all'infermiera Giorgia (Facebook).

La vicenda del piccolo Giorgio, il bambino che alcuni giorni fa è stato abbandonato subito dopo il parto in un borsone, ha colpito profondamente la gente di Rosolina, il centro nella provincia di Rovigo dove il neonato è stato trovato. In questi giorni già in tantissimi hanno presentato richiesta per adottare il piccolo che al momento non ha una famiglia e all’ospedale di Rovigo, dove è ricoverato, sono arrivati decine di pacchi con vestitini e giochi. E se probabilmente presto il piccolo Giorgio avrà una famiglia tutta sua, per il momento è praticamente un paese intero ad averlo già “adottato”. Come scrive oggi Il Corriere del Veneto, infatti, a Rosolina sono apparsi decine di fiocchi azzurri per le strade e bigliettini che danno il benvenuto al bambino abbandonato al cimitero. Ci sono fiocchi azzurri per Giorgio davanti all’agenzia di onoranze funebri, davanti a una enoteca, all’orefice, alla pescheria, alle finestre del comune e così via. “È l’intero paese ad averlo adottato, Giorgio è diventato il bambino di tutti”, le parole di una fioraia di Rosolina, una delle prime ad aver aderito all’iniziativa lanciata dall’associazione dei commercianti che si sta allargando a tante vetrine del centro.

Di una vicenda che ha colpito profondamente la comunità “facendo emergere la parte migliore di tutti noi” ha parlato il sindaco Franco Vitale che ha spiegato il significato di quei fiocchi apparsi in città. “Quel piccolo sarà anche stato abbandonato dai genitori, ma intorno a lui c’è l’amore di un intero paese”, ha affermato. Qualcuno ha detto anche di sperare che un giorno, quando Giorgio sarà grande, qualcuno possa raccontargli “la favola di come un bambino rifiutato sia diventato la più grande felicità di un intero paese”. Il presidente della Pro loco ha spiegato che al bambino che ha preso il nome dell'infermiera che per prima si è occupata di lui è stata dedicata la grande notte dei fuochi artificiali, che segna l’avvio della stagione turistica: “Rosolina è passato dall’essere una realtà agricola – ha spiegato – a diventare un polo turistico. Ma la ricchezza e il benessere non hanno lasciato troppo spazio all’egoismo: per questo Giorgio è diventato il bambino di tutti”. Come ricorda il Corriere c’è, comunque, anche chi non ha apprezzato questa iniziativa dei nastri per il neonato: “Si rischia di fare pubblicità a un episodio che, in realtà, è un dramma della disperazione”, ha spiegato una commerciante aggiungendo di ritenere più utile raccogliere fondi per acquistare una termoculla nella quale le mamme in difficoltà possano abbandonare i figli in sicurezza.

"Rosolina Azzurra" ha intercettato per le strade del paese anche l’anziana che casualmente si è imbattuta nel borsone col neonato la mattina di 24 aprile: "Ero, come spesso succede, al cimitero per onorare mio figlio Luca. Ma il cagnolino ha udito un vagito proveniente da quella borsa, dove è spuntata la mano e poi il braccio del piccolo. Così abbiamo allertato il 112 e poi il 118", ha raccontato.

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