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Volturno in piena per maltempo, Cancello Arnone allagata: si fermano le aziende della mozzarella

Allarme della Coldiretti: “Sommersi dal Volturno 700 ettari di campi”. Allagate le aziende della mozzarella di bufala nel Casertano. Danni a campi e serre nella piana del Sele.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il fiume Volturno in piena straripa e allaga case e negozi nel Casertano. Si fermano anche le aziende della mozzarella di bufala, come è accaduto a Cancello Arnone, dove si sono allagate stalle, centri di produzione e punti vendita. Allagamenti anche nella piana del Sele, nel Salernitano, dove una tromba d'aria ha danneggiato le serre e i campi agricoli si sono allagati. Si registrano gravi danni a tutte le coltivazioni, ortofrutticole, cerealicole. In Costiera Amalfitana distrutti limoneti e aranceti. Gli agricoltori chiedono lo stato di calamità e ristori per le aziende. A rischio ci sono i posti.

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Allarme della Coldiretti: "Sommersi 700 ettari di campi"

Allagamenti per la piena del Volturno si registrano anche a Grazzanise, in provincia di Caserta. Secondo la Coldiretti Caserta, "dal punto dell'esondazione fino alla foce a Castelvolturno l'acqua ha invaso almeno 700 ettari di terreni agricoli, annegando e distruggendo ortaggi e cereali, ma anche invadendo aziende e stalle".

"La situazione è preoccupante – afferma Giuseppe Miselli, direttore provinciale di Coldiretti – e stiamo verificando attraverso i nostri uffici zona i danni e i bisogni. Le immagini dall'alto sono impressionanti, il fiume è uscito dagli argini per decine di metri su entrambe le sponde. Al momento è impossibile fare una stima, ma siamo nell'ordine dei milioni di euro. Nelle prossime ore occorrerà fare una valutazione con la Prefettura e la Regione".

Foto da Tgr Campania
Foto da Tgr Campania

In regione, informa Coldiretti, dove manifestazioni violente hanno provocato frane, smottamenti ed esondazioni con piante sradicate, interi campi coltivati allagati tra frutteti, vigneti ed ortaggi e serre, la situazione resta preoccupante nella zona di Capaccio e Paestum nel Salernitano, dove il fiume Sele è uscito dagli argini allagando le coltivazioni di ortaggi invernali e le serre dove vengono coltivate le verdure della quarta gamma, mentre nel Sannio si contano i danni provocati dall'esondazione del fiume Calore che ha invaso circa 200 ettari di vigneti tra Paupisi e Solopaca.

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