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Villa Comunale di Napoli affidata a privati, de Falco (GreenCare): ”È il nostro dono alla città”

Benedetta De Falco (Premio GreenCare) a Fanpage.it: “Siamo molto contenti di poterci occupare della cura della Villa Comunale di Napoli per i prossimi 3 anni grazie al piano di manutenzione approvato dal Comune, senza oneri per l’amministrazione. È un dono che Premio GreenCare ha voluto fare alla città e al Municipio che in questo momento è in affanno”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Siamo molto contenti di poterci occupare della cura della Villa Comunale di Napoli per i prossimi 3 anni grazie al piano di manutenzione approvato dal Comune, senza oneri per l’amministrazione. È un dono che Premio GreenCare ha voluto fare alla città e al Municipio che in questo momento è in affanno”. Non ha dubbi Benedetta de Falco, presidente dell’associazione Premio GreenCare, che a Fanpage.it illustra il progetto da 850mila euro presentato dall’associazione per far rinascere il polmone verde di Chiaia, anticipato da Fanpage.it.

Benedetta de Falco (Premio GreenCare)
Benedetta de Falco (Premio GreenCare)

Come è nata questa idea?

L’associazione Premio GreenCare ha risposto ad una manifestazione d’interesse del Comune di Napoli che cercava collaborazione per la manutenzione e la cura di aree verdi. Il Municipio ha pubblicato sul proprio sito anche un elenco di giardini. Il Premio GreenCare ha costruito un grande progetto di piano triennale, con fondi propri. Il nostro modello è la gestione virtuosa del Bosco di Capodimonte.

Che cosa avete pensato di fare per i prossimi 3 anni?

Tutto: rifacimento dei prati, irrigazione, eliminazione delle ceppaie, potature, studio dello stato di salute degli alberi, censimento degli alberi.

Farete anche iniziative culturali?

Sì, le faremo a latere per valorizzare quello che si sta facendo. Se piantiamo un albero, per esempio, potremo invitare degli studenti di Agraria, fare visite culturali, ma sarà tutto gratis. Noi doniamo opportunità per i cittadini. Chiediamo solo ai cittadini di rispettare il regolamento della Villa Comunale e partecipare a questa grande operazione con la quale proveremo a trasformare la Villa come il Real Bosco di Capodimonte, perché sono due grandi parchi storici che devono restare per sempre in buono stato di manutenzione.

Ma vorrei essere chiara: noi non prenderemo la Villa Comunale per farci feste private, comunioni o eventi di fund rising. Si tratta di un dono alla città, al netto di qualsiasi manifestazione. Se vogliamo fare una manifestazione in Villa o una visita culturale per far capire quanto è bello un albero, dovremo comunque sempre chiedere il permesso al Comune di Napoli che resta il proprietario della Villa, assieme ai napoletani, a tutti gli italiani e ai cittadini del mondo. Non c’è nulla di politico in questa iniziativa, è solo un intervento per salvare il verde che è di tutti.

I fondi chi li mette?

Si tratta di risorse dell’associazione Premio GreenCare. Sono un dono: soldi di cittadini per altri cittadini. Noi abbiamo assunto con coraggio, determinazione, sacrificio e con fondi civici, l’impegno di curare la Villa per tre anni e mettere in salvo tutto il patrimonio arboreo, affinché in questo triennio in cui ancora il Comune non è pronto con bandi, gare e assegnazioni fondi, i napoletani non perdano il patrimonio arboreo di grandissimo valore che la Villa rappresenta.

Vi occuperete anche della vigilanza?

No, se ne occuperà il Comune di Napoli. In Villa resteranno i dipendenti del Comune che faranno le manutenzioni. Noi offriremo una task force professionale che darà una mano di sostanza. Abbiamo presentato un piano consistente, con i cronoprogrammi, abbiamo un direttore dei lavori, un architetto paesaggista che seguirà nel triennio i lavori. Ci sono figure professionali dedicate. Vogliamo anche dimostrare che quando il cittadino, il privato, interviene deve farlo con grande qualità, deve essere un modello. Vogliamo attuare un modello virtuoso di collaborazione pubblico-civica. Al termine privato, io preferisco la parola civico. In questa iniziativa ci siamo rivolti alle migliori competenze in Italia: i manutentori di Capodimonte, che da 6 anni curano il Bosco della Reggia Borbonica. Un’azienda privata che ha vinto un bando pubblico del Ministero dei Beni Culturali.

Avete anche altre iniziative su Napoli?

Lavoriamo sui temi del verde urbano da 5 anni, abbiamo fatto tante iniziative. Ora sta per uscire un altro nostro prodotto per la conoscenza dei giardini della Campania. Facciamo moltissimo per il verde, crediamo che oggi più che mai sia una necessità. La pandemia ha posto la tematica ambientale in tutta la sua rilevanza. I cittadini hanno bisogno di verde ben tenuto. Bisogna cercare di restituire tanti giardini chiusi alla fruizione dei cittadini. Speriamo che il metodo adottato per la Villa Comunale possa essere replicato anche in altri parchi della città, perché bisogna assolutamente dare a Napoli aree verdi ad accesso gratuito e democratico dove i cittadini dopo la pandemia possano sperimentare quel senso di comunità e condivisione degli spazi aperti. In Villa c’è un verde storico, come i platani monumentali, è un museo verde a cielo aperto e noi abbiamo una grande responsabilità nei suoi confronti. Va manutenuta e curata, perché è un gioiello.

Siete pronti per partire?

Sì, dal primo giorno che riapriranno i parchi. Eravamo pronti già mesi fa, ma abbiamo utilizzato questo tempo per interloquire con tutte le parti affinché si facesse la cosa migliore.

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