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Carabiniere prende a calci ragazzo, social sfuriata della cugina contro i militari

La madre del giovane preso a calci da un carabiniere a Terzigno, stando a quando appreso da Fanpage.it, sarebbe stata convocata in caserma. Con lei anche l’autore del video che mostra il militare mentre assesta i due calci al ragazzo. E la cugina si sfoga sui social: “Solo perché avete la divisa, vi sentite dio sceso in terra, ma non vi vergognate”.
A cura di Gaia Martignetti
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Un ragazzo alza le mani e dice "non ho niente", un carabiniere gli assesta due calci mentre il giovane chiede scusa. La scena è ripresa da un balcone, con un cellulare. Un video di venti secondi che in poco tempo è diventato virale e ha fatto scattare un'indagine interna dei carabinieri. Il fatto, accaduto a Terzigno, coinvolge un giovane che, a quanto apprende Fanpage.it, sta bene.

La madre, stando a fonti accreditate, si sarebbe recata in caserma per stilare una relazione sull'esito della vicenda. Ma c'è di più. Nell'indagine aperta dai carabinieri per far luce su quanto accaduto ogni dettaglio è importante. Anche e soprattutto il punto di vista dell'autore del video, che stando ai pochi secondi diffusi, riprende il tutto da un balcone. Ecco perché sarebbe stato convocato anche lui in caserma.

Mentre le indagini proseguono, le opinioni soprattutto dei cittadini del paese alle falde del Vesuvio, sono discordanti. Ma tra le tante spicca quella di una ragazza, che sostiene di essere la cugina del giovane colpito dal carabiniere. Sono parole di chi, in preda alla rabbia, difende un parente. "Solo perché avete la divisa, vi sentite dio sceso in terra, ma non vi vergognate, fate schifo non avete nessun diritto di mettergli le mani addosso, bastardi. Mio cugino si sente chiaro e tondo che dice non ho nulla scusate e ripete scusate anche dopo essere picchiato solo perché  erano circa 00:30! Fate un verbale e basta gente di merda".

Il post pubblico della parente del giovane
Il post pubblico della parente del giovane

Il video in questione è molto breve, non si vede quello che è successo in precedenza. Dalle parole del ragazzo, che prima dice di non avere nulla e poi si scusa, si può ipotizzare che quella nelle immagini sia soltanto l'ultima fase di un intervento, forse di un inseguimento, e che non avrebbe nulla a che fare con la violazione del coprifuoco; la persona che ha cominciato a filmare potrebbe averlo fatto proprio perché richiamata dal trambusto proveniente dalla strada.
Retroscena che, anche nel caso venisse confermato, non giustificherebbe naturalmente la reazione violenta del militare.

Intanto il Comando Provinciale Carabinieri di Napoli ha diramato una nota, spiegando la posizione netta dell'Arma:

Con riferimento al video diffuso in rete dal gruppo denominato "Welcome to Favelas", attivo sui social e sulle app di messaggistica istantanea, il Comando Provinciale Carabinieri di Napoli  ha immediatamente avviato autonomi accertamenti finalizzati a perseguire, con il massimo rigore e convinta inflessibilità, comportamenti inconciliabili con i valori fondanti dell’Arma, valori di umanità e vicinanza, a cui si ispira quotidianamente l’agire dei tanti Carabinieri che, con sacrificio e dedizione, operano per garantire i diritti e la sicurezza dei cittadini, spesso mettendo a rischio anche la propria vita.

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