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Ucciso a Caserta dopo una lite, l’assassino chiede scusa: “Non volevo uccidere Gennaro”

Il 19enne di Caivano in carcere per l’omicidio di Gennaro Leone, il pugile 18enne morto dopo essere stato accoltellato a Caserta, durante l’udienza di convalida del fermo ha rilasciato una dichiarazione spontanea: si è detto dispiaciuto e ha chiesto scusa, ammettendo di avere sferrato il fendente ma spiegando di non avere intenzione di uccidere.
A cura di Nico Falco
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Gennaro Leone col coach Antonio Coppola
Gennaro Leone col coach Antonio Coppola

"Sono dispiaciuto per quanto successo e chiedo scusa alla famiglia di Gennaro. Non avevo alcuna intenzione di ucciderlo". Con una dichiarazione spontanea, durante l'udienza di convalida davanti al gip, G. I. ha ribadito quello che aveva già detto in precedenza: sì, è stato lui a sferrare la coltellata a Gennaro Leone, ma ha colpito alla gamba, non credeva che quella ferita avrebbe potuto rivelarsi mortale.

Il ragazzo, incensurato, assistito dall'avvocato Fioravante De Rosa, si trova da tre giorni nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. I carabinieri lo avevano rintracciato nelle ore immediatamente successive alla tragedia, grazie alle informazioni fornite da diversi testimoni. E lui, già domenica sera, quando i militari lo avevano raggiunto, durante l'interrogatorio aveva confessato tutto. La lite sfociata nel ferimento mortale era avvenuta intorno alla mezzanotte, nella notte tra sabato e domenica, nel centro di Caserta. Si erano affrontati davanti a un bar, in piena zona movida.

Il gip convalida il fermo

Il Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato il fermo del 19enne G.I., accusato dell'omicidio di Gennaro Leone, il pugile 18enne ucciso a Caserta durante una lite scoppiata la notte di sabato 29 agosto in Piazza Correra a Caserta, cuore della movida; nei confronti del giovane, residente a Caivano (Napoli), è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Leone, 18enne di San Marco Evangelista, promettente pugile già nel giro delle giovanili della Nazionale azzurra, era stato colpito dalla coltellata alla gamba; la lama aveva reciso l'arteria femorale, a nulla erano valsi i soccorsi e gli sforzi dei sanitari: era morto circa tre ore dopo all'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta. I motivi di quella rissa non sono ancora del tutto chiari. Il 19enne di Caivano (Napoli) ha raccontato che tra loro non c'erano dei precedenti rancori, che conosceva Leone ma soltanto di vista, si erano incrociati qualche volta perché frequentavano lo stesso istituto superiore. Il coltello usato non è stato ancora ritrovato.

Intanto, oggi è stata eseguita l'autopsia sulla salma del 18enne. I funerali dovrebbero tenersi venerdì, 3 settembre. Per il giorno delle esequie la città di San Marco Evangelista ha proclamato il lutto cittadino. Sabato, invece, si terrà a Caserta una fiaccolata in memoria del ragazzo, che partirà da piazza Dante per concludersi in piazza Correra, dove Gennaro è stato ferito a morte. Dopo il tragico episodio, e in considerazione di avvenimenti analoghi delle scorse settimane, il Comune di Caserta ha emanato nuove e più stringenti misure per regolare la movida.

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