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Ucciso dopo una lite a Caserta, pellegrinaggio per il giovane Gennaro Leone

Due guantoni da boxe in piazza Correra, a Caserta, segnano il punto in cui è stato ferito a morte Gennaro Leone, il pugile 18enne morto per una coltellata nella notte tra sabato e domenica. In molti, tra adulti e ragazzi, quelli che stanno raggiungendo il posto per lasciare fiori o un lumino in segno di cordoglio. Oggi a Caserta si è riunito il Comitato Ordine e Sicurezza, al centro gli episodi di violenza legati alla movida.
A cura di Nico Falco
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Gennaro Leone e il coach di boxe Antonio Coppola
Gennaro Leone e il coach di boxe Antonio Coppola

Due guantoni da pugile e una maglia nera con la scritta "Energy Boxe Caserta" segnano il punto in cui è stato ferito mortalmente Gennaro Leone. Una sorta di altarino commemorativo, che è comparso in queste ore e si va via via arricchendo di fiori e lumini in piazza Correra, a Caserta. Il ragazzo, 18 anni compiuti da poco, originario del vicino comune di San Marco Evangelista, è deceduto nella notte tra sabato e domenica all'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano. Il responsabile dell'omicidio è stato fermato ieri sera dai carabinieri: si tratta di un 19enne di Caivano (Napoli), incensurato; ha confessato, ammettendo la responsabilità di quella coltellata e aggiungendo che non credeva che si sarebbe rivelata fatale.

A uccidere Gennaro, secondo le prime risultanze, è stato quell'unico fendente sferrato: la lama ha reciso l'arteria femorale, causando una copiosa emorragia di sangue davanti alla quale i medici non hanno potuto fare nulla; il suo cuore ha smesso di battere intorno alle tre del mattino, circa tre ore dopo il ferimento. Il 19enne è stato individuato nella fase iniziale delle indagini dai carabinieri di Caserta, che hanno acquisito i nastri della videosorveglianza e ascoltato diversi testimoni, tra cui gli amici della vittima; ieri sera, in esecuzione del provvedimento di fermo per omicidio volontario, è stato rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Pellegrinaggio a Caserta per il giovane pugile morto

Ieri sera, in segno di lutto, tanti locali e baretti della zona hanno deciso di non aprire. In queste ore sono tanti, adulti e ragazzi, quelli che raggiungono piazza Correra per manifestare cordoglio per la morte del 18enne, astro nascente del pugilato e nel giro delle giovanili della Nazionale azzurra. Sul luogo del ferimento qualcuno ha lasciato i guantoni da boxe e la maglia col nome della palestra, i simboli della sua grande passione spezzata da quella coltellata.

Il coach di boxe Antonio Coppola ha voluto ricordare il ragazzo con un post sui social, pubblicando una immagine scattata alla festa per i 18 anni di Gennaro: "Questa è stata la nostra ultima foto insieme – ha scritto –  il tuo 18esimo compleanno, dove hai voluto la mia presenza. Io non realizzo, non accetto, non ho parole per descrivere tutte le emozioni che sto provando in questo momento. Dal primo giorno che sei entrato in palestra ho sempre creduto che saresti stato un campione, lo eri. Sarai per sempre nel mio cuore e il tuo ricordo vivrà per sempre, dentro la tua famiglia, me e tutti i tuoi amici della palestra, che sarà vuota senza di te. Buon viaggio, figlio mio. Il tuo maestro".

Caserta, Comitato Ordine e Sicurezza per problemi movida

Con la morte di Gennaro Leone l'attenzione ritorna sui rischi connessi alla movida e sui vari episodi che si sono verificati nelle scorse settimane, anche nella stessa zona: aggressioni, risse, ferimenti. A chiedere maggiori controlli è anche il vescovo di Caserta, Pietro Lagnese, che nell'omelia di domenica sera ha ricordato il 18enne e ha chiesto "a quanti sono sconvolti per l'insano gesto di mettere da parte ogni forma di pericolosa ritorsione e, a tutti, di fermarsi a riflettere, affinché tali episodi non abbiano più a ripetersi".

Oggi si sta tenendo a Caserta il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica; era stato convocato due mesi fa, per un altro episodio legato alla movida: nella stessa piazza un giovane aveva ferito il proprietario di un locale con una bottiglia. Dopo quella volta il sindaco di Caserta emise una ordinanza anti alcol, che però non ha sortito gli effetti sperati, e si decise per un maggiore controllo da parte delle forze dell'ordine nelle ore serali. Alla luce della tragedia potrebbero arrivare provvedimenti più restrittivi nelle prossime ore.

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