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Uccise 5 persone, si era rifugiato in Italia: arrestato in un alberghetto di Aversa

La Polizia di Caserta ha arrestato ad Aversa un latitante pakistano, destinatario di mandato di cattura internazionale: era ricercato da 20 anni per avere ucciso, insieme a un complice, 5 persone in una faida familiare nel suo Paese. È stato individuato in un albergo e bloccato dopo un tentativo di fuga.
A cura di Nico Falco
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In Italia ci era arrivato circa 18 anni fa, almeno a giudicare dalla data in cui era stato rilasciato il permesso di soggiorno. Da quel momento era sparito: mentre le forze dell'ordine lo ricercavano in ambito internazionale per l'omicidio di 5 persone, si spostava tranquillamente per la Penisola e, le poche volte che era incappato in un controllo, era riuscito a superarlo fornendo generalità false. A tradirlo, la registrazione in un albergo di Aversa: quando il gestore ha inserito i suoi dati per la comunicazione alla Questura degli alloggiati, nella Sala Operativa della Polizia di Stato si è acceso l'alert.

In manette I. A., 40enne pakistano, ricercato da oltre venti anni dalle autorità pakistane: sulla sua testa pendeva un mandato di cattura internazionale emesso dal Pakistan nel giugno 2000 per un plurimo omicidio avvenuto in quel Paese: è ritenuto responsabile, insieme a un complice, di avere aperto il fuoco su un gruppo di persone e di averne uccise cinque. Il motivo, appurarono all'epoca gli inquirenti, era da ricercare in una faida tra famiglie.

Nella notte del 19 l'uomo è arrivato in un albergo di Aversa insieme alla moglie. La segnalazione è arrivata nel cuore della notte, alle 2:30. Gli agenti della Squadra Volante del commissariato locale della Polizia di Stato hanno rapidamente raggiunto il posto e hanno individuato la stanza, indicata dal portiere, dove il 40enne stava alloggiando. Hanno quindi bloccato tutte le vie di fuga ed è scattata l'irruzione. L'uomo ha tentato la fuga, ma è stato bloccato; dopo le formalità di rito è stato accompagnato nel carcere di Ariano Irpino, in attesa dell'estradizione che lo riporterà in Pakistan dove dovrà scontare l'ergastolo.

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