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Uccide il compagno della madre a Bacoli per gelosia, resta in carcere il 30enne arrestato

È stato convalidato il fermo per Danilo Illiano, l’operaio 30enne di Bacoli (Napoli) accusato di avere ucciso il compagno della madre con una coltellata al petto la sera dell’11 gennaio scorso. Il giovane avrebbe agito per gelosia, non tollerando la loro relazione. Durante l’interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere; è stato accompagnato in carcere in attesa del processo.
A cura di Nico Falco
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immagine di repertorio
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Avrebbe ucciso il compagno della madre per gelosia, perché non tollerava la loro relazione. Sarebbe questo il motivo che ha spinto il 30enne Danilo Illiano a pugnalare al cuore Luciano Caronte, ammazzato nel tardo pomeriggio dello scorso 11 gennaio nell'abitazione dove vive la famiglia, a Bacoli, in provincia di Napoli. Il gip del Tribunale di Napoli ha convalidato oggi il decreto di fermo di indiziato di delitto e per il ragazzo si sono aperte le porte del carcere in attesa del processo.

Le indagini sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Pozzuoli e dirette dal sostituto procuratore della Repubblica di Napoli Barbara Aprea (IV sezione fasce deboli, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone). Per il ragazzo, sottoposto a fermo poche ore dopo l'omicidio, in seguito alla convalida si sono aperte le porte del carcere. I militari erano intervenuti nell'abitazione di Bacoli nella tarda serata dell'11 gennaio, in seguito alla segnalazione di un uomo ferito. Nell'appartamento avevano trovato soltanto Caronte, colpito mortalmente al petto. Un fendente, è stato successivamente appurato, sferrato con un coltello. I sospetti si erano subito concentrati sull'operaio trentenne, in cura per disturbi psicotici.

Al momento del ritrovamento la casa era perfettamente in ordine, non sembrava esserci stata una colluttazione e nemmeno sul corpo della vittima c'erano altri segni di violenza. Dagli elementi raccolti dai militari è emerso che tra il giovane e Caronte c'erano stati già precedenti diverbi, anche accesi, tutti riconducibili alla gelosia del ragazzo verso la madre: non approvava la relazione sentimentale tra i due e per questo sarebbe arrivato a colpire al petto il sessantenne con un coltello da cucina che era nell'appartamento. Durante l'interrogatorio il 30enne si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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