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Truffatrice raccoglieva fondi per beneficenza davanti all’ospedale, rilasciava anche la ricevuta

Una 22enne è stata denunciata davanti al “Moscati” di Avellino, si fingeva volontaria di una associazione; per lei emesso il foglio di via dalla città per 4 anni.
A cura di Nico Falco
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L'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino.
L'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino

Per confermare che l'iniziativa era attendibile, per ogni offerta che riceveva rilasciava anche una ricevuta, con tanto di firma e timbro. Si era sicuramente bene organizzata, la 22enne di Salerno che è stata bloccata dai poliziotti mentre chiedeva soldi da destinare alla beneficenza davanti all'ospedale Moscati di Avellino: nonostante le apparenze, è venuto fuori che l'associazione che sosteneva di rappresentare non esiste e, di conseguenza, anche la raccolta fondi era fasulla.

A far crollare la montatura della ragazza ci hanno pensato gli agenti della Squadra Mobile di Avellino, che l'hanno controllata mentre fermava i passanti davanti all'ospedale cittadino chiedendo una piccola offerta, anche di pochi euro, e illustrando il progetto a cui quei soldi sarebbero stati destinati. Dopo averla tenuta d'occhio i poliziotti sono passati all'azione: l'hanno identificata, si sono fatti mostrare timbri e ricevute e hanno chiesto di spiegare perché fosse lì e per conto di chi stesse gestendo la raccolta fondi. E sono passati alla verifiche, scoprendo che non esiste nessuna associazione con quel nome. Per la 22enne è scattata la denuncia a piede e non potrà tornare ad Avellino per i prossimi quattro anni: il Questore ha emesso nei suoi confronti il foglio di via obbligatorio dal capoluogo irpino.

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