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Covid 19

Test d’accesso a Veterinaria col green pass obbligatorio: a Napoli il 45% degli studenti non si presenta

Dei 1.920 candidati attesi per il test di ammissione alla facoltà di Veterinaria al Complesso Universitario della Federico II di Monte Sant’Angelo, se ne sono presentati 1.054: ben il 45% in meno. Uno dei motivi che probabilmente più ha spinto gli studenti a desistere è stato l’obbligo del green pass.
A cura di Federica Grieco
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L'obbligo del green pass ha spinto molti ragazzi a rinunciare a svolgere il test di ammissione per la facoltà di Veterinaria a numero chiuso dell'Università Federico II di Napoli. Dei 1.920 candidati attesi al Complesso Universitario della Federico II di Monte Sant'Angelo a Napoli per gli appena 65 posti disponibili, si sono presentati solo 1.054. Assente quindi ben il 45% dei prenotati.

Il green pass frena i candidati

Molti probabilmente sono stati bloccati proprio dalla mancanza della certificazione vaccinale Covid, obbligatoria per poter svolgere il test, ma anche per tutti coloro che sarebbero partiti da altre regioni per cimentarsi nel test di ammissione per la facoltà a numero chiuso. Molti candidati che si sono presentati, invece, hanno dimenticato di portare i risultati del tampone obbligatorio per accedere all'aula. Un problema che non ha ostacolato la loro corsa verso il futuro: in zona, infatti, sono presenti alcune farmacie presso le quali gli aspiranti universitari hanno potuto sottoporsi al tampone.

Se alcuni non si sono presentati per la mancanza del lasciapassare verde, altri invece probabilmente non hanno affrontato il test di ammissione a causa di quarantene obbligatorie, positività al Covid o perché semplicemente hanno rinunciato, come è accaduto anche negli anni precedenti.

Certificazione verde obbligatoria all'università

Ma dall'1 settembre il green pass è diventato obbligatorio per accedere all'università. Presidi, professori, ricercatori, dottorandi, specializzandi, studenti, personale tecnico e amministrativo o di vigilanza dovranno essere muniti di certificazione verde per poter svolgere le proprie attività. Per chi lavora negli atenei, infatti, valgono le stesse regole della scuola. È prevista la sospensione del lavoro e dello stipendio dopo cinque giorni di assenza ingiustificata. Gli studenti sprovvisti di green pass dovranno invece seguire le lezioni e i seminari da remoto. Sono previsti inoltre controlli e verifiche a campione e stabilite dai singoli atenei.

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