348 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Terremoti ai Campi Flegrei, De Natale (Ingv): “Il bradisismo ha rallentato, ma prosegue: impossibile saperne la durata”

A Fanpage.it parla il professor Giuseppe De Natale (Ingv): “Il sottosuolo cresce, anche se ha rallentato. E la pressione interna è più alta rispetto 1984”
Intervista a Giuseppe De Natale
Vulcanologo e dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia (Ingv)
A cura di Giuseppe Cozzolino
348 CONDIVISIONI
Giuseppe De Natale
Giuseppe De Natale

Il bradisismo dei Campi Flegrei non è finito, ma ha solo rallentato. Il suolo continua a crescere ed ha già superato il livello del 1984, anche se al momento i terremoti sono tutti di bassa intensità. A parlare a Fanpage.it della situazione dei Campi Flegrei è il professor Giuseppe De Natale, Vulcanologo e dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia (Ingv), già in passato ospite della redazione del nostro giornale, che spiega: "Parlo a titolo personale, in base alle mie conoscenze scientifiche: il bradisismo non è finito, ha solo rallentato".

Professore, qual è la situazione attuale del bradisismo nei Campi Flegrei?

Siamo passati da un tasso di sollevamento di 1,5 centimetri al mese registrato fino a settembre-ottobre scorsi ad 1 centimetro al mese di adesso. Ma ovviamente, è impossibile sapere quanto durerà ancora. Nel 2013 si era quasi azzerato, poi invece ha ripreso e dura ancora oggi.

E di conseguenza, anche il "rischio" di terremoti continua ad esserci..

Attualmente ci sono sciami notevoli, anche se di bassa intensità. Finché ci sarà il sollevamento, continuerà anche l'aumento della pressione interna, e dunque la probabilità di terremoti anche più forti aumenta. Il vero problema è che il sollevamento del suolo, al momento, è maggiore del 1984, e questo vuol dire che anche la pressione nel sottosuolo è molto più alta. Il sollevamento del suolo è come un manometro di pressione: maggiore il livello del suolo, più alta la pressione, più c'è la possibilità di spaccare le rocce ed avere terremoti sempre più forti.

Quindi al momento non sappiamo se e quando si fermerà il fenomeno.

In teoria il bradisismo potrebbe anche fermarsi da un momento all'altro come nel 1972 e nel 1984, ma francamente al momento la cosa più probabile è che continui. Ci sono stati anche periodi medio lunghi di stasi, negli anni scorsi. Ma sapere quando finirà è naturalmente impossibile. Se la pressione del suolo iniziasse a scendere, potremmo pensare ad un periodo di quiete, come appunto avvenne già dopo il 1984 e fino al 2005, ma al momento è impossibile fare previsioni.

348 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views