Teatro San Carlo, Manfredi ricorre al Tar contro Giuli: impugnata nomina di Macciardi a Sovrintendente

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, fa ricorso al Tar contro la nomina di Fulvio Adamo Macciardi a nuovo Sovrintendente del Teatro San Carlo. Il primo cittadino, che è anche presidente della Fondazione del Massimo Lirico, ha firmato il ricorso assieme a Maria Grazia Falciatore, ex capo di gabinetto del Municipio e oggi consigliera del Consiglio di Indirizzo del San Carlo, in quota Città metropolitana di Napoli, sempre guidata da Manfredi, in qualità di sindaco metropolitano. Il ricorso è contro il ministero della Cultura e il ministro, Alessandro Giuli, nonché contro i tre consiglieri del Cdi – due di nomina governativa e uno in rappresentanza della Regione Campania – che hanno indicato il nome del nuovo Sovrintendente, che ha preso il posto di Stéphane Lissner.

Il braccio di ferro sul San Carlo
La nomina di Macciardi era arrivata lunedì 4 agosto scorso, dopo molti mesi di vacatio, in un momento in cui Manfredi non era presente a Napoli, trovandosi a Roma per impegni istituzionali. L'ex ministro dell'Università, in una nota, aveva precisato che il previsto Consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro di San Carlo era "stato sconvocato per impegni istituzionali del presidente Manfredi, chiamato a Roma per la Cabina di regia su Bagnoli" e che, quindi, non era stata "formalizzata alcuna decisione in merito alla indicazione del nuovo Sovrintendente". A sorpresa, poi, poco dopo, era arrivata invece la conferma della nomina di Macciardi da parte del ministero della Cultura.
Manfredi aveva già annunciato negli scorsi giorni di aver impugnato la nomina al Tribunale civile di Napoli. Adesso arriva anche il ricorso ai giudici amministrativi, nel quale il sindaco chiede l'annullamento previa sospensione o previa adozione di misure cautelari provvisorie. Il Tar potrebbe esprimersi entro fine agosto o inizio settembre, considerando la pausa estiva. Manfredi e Falciatore nel ricorso hanno sottolineato come la nomina del Sovrintendente della Fondazione Teatro San Carlo da parte del ministro debba arrivare "previa proposta del Cdi". Mentre, in questo caso, secondo i ricorrenti, il ministro avrebbe proceduto alla nomina "senza che vi fosse alcuna delibera di proposta del Cdi e considerando assurdamente in luogo di questo un mero resoconto della riunione di tre componenti del Cdi". Per Manfredi e Falciatore sarebbero, quindi, stati lesi i poteri di impulso e partecipazione dell'organo collegiale deliberante, "bypassando le prerogative della Fondazione".