Taxi, scuolabus e bus turistici in protesta contro coprifuoco in piazza del Plebiscito

Prosegue la protesta dei tassisti, che per il secondo giorno consecutivo si sono dati appuntamento in piazza del Plebiscito per manifestare contro il coprifuoco e il conseguente calo delle corse. Questa mattina nella piazza, nel centro di Napoli, si sono uniti anche i conducenti degli scuolabus e quelli degli autobus turistici. Tutti a braccia incrociate per lo stesso motivo: i recenti provvedimenti regionali, uniti a quelli disposti dal Governo, hanno di conseguenza ridotto drasticamente il volume di affari tagliando gli introiti e portando famiglie sul lastrico. Con le scuole chiuse restano infatti fermi gli scuolabus, mentre lo stop alla movida e la riduzione degli orari delle attività di ristorazione è un pesante colpo alle attività legate alla movida e al turismo, come appunto, oltre che i taxi, anche i bus turistici.
Per Napoli è quindi il secondo giorno consecutivo senza taxi; i tassisti hanno annunciato di voler restare in assemblea permanente, chiedono un sussidio mensile per tamponare le perdite fino a quando la situazione non tornerà alla normalità. La protesta era cominciata la sera del 26 ottobre, con un lungo corteo di auto bianche che avevano attraversato la città suonando i clacson. La mattina i tassisti hanno raggiunto piazza del Plebiscito e hanno parcheggiato le automobili, esponendo lo striscione con la scritta "Tu ci chiudi, tu ci paghi". Secondo i manifestanti il coprifuoco va a incidere ulteriormente su un contesto già disastroso, in cui al crollo del turismo dovuto alla pandemia si sono aggiunti il blocco della movida e la chiusura alle 18 di ristoranti e altre attività, provvedimenti che rischiano di affossare ulteriormente il settore.
