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Cosa c’è dietro la scomparsa e il ritorno di Laura la Divina: una storia tutta social durata 24 ore

Account Tiktok da centinaia di migliaia di followers, video live con audience da talk show tv. E sullo sfondo una notizia di cronaca (potenziale) che diventa spettacolo.
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Le dirette di Tiktok sono i "reality dei poveri". Poveri poi fino ad un certo punto. Perché esistono i fondi per creator, elargiti dai social per incentivare all'uso della propria piattaforma, stabiliti in base alle visualizzazioni dei video e delle live e alle donazioni di chi li segue.

Gli utenti da centinaia di migliaia di followers col tempo sviluppano pure un redditizio sistema di affari "paralleli": sponsorizzazioni di servizi e oggetti, propri negozi brandizzati di cibo e abbigliamento, merchandising vario, comparsate televisive, ospitate a cerimonie d'ogni tipo eccetera.

Nulla di scandaloso: quel che un tempo a vari epifenomeni era possibile grazie a emittenti televisive, giornali e riviste patinate si svolge altrove. Cambiano i linguaggi e gli amplificatori ma la cornice e la meccanica sono le stesse: la narrazione artefatta, il reality che sostituisce il reale offrendo autenticità perfettamente riprodotta e incanalata in un format in tutto e per tutto simile a quello dei vari "pollai" televisivi.

Affinché il sistema funzioni, il protagonista deve però operare all'interno di un circolo chiuso, predisposto "in laboratorio" per ricostruire esattamente l'artificialità dell’ambiente, elemento funzionale e fondamentale. Questo preambolo è necessario per spiegare ciò che segue e che potremmo sintetizzare col titolo «la scomparsa e il ritorno della tiktoker Laura la Divina a Napoli».

Breve recap degli eventi. Laura, transgender di 43 anni, napoletana, residente in centro a Napoli, ha da tempo rigettato la sua identità di uomo. «Risponde solo al nome di Laura con il quale si identifica e si fa chiamare abitualmente», leggiamo nella denuncia presentata all'Arma dei Carabinieri, stazione di Napoli-Chiaia, il 14 dicembre 2023 da Rita De Crescenzo,  altra tiktoker che potremmo definire celebre se questa caratteristica si potesse misurare coi followers e basta, di certo personaggio notissimo e discusso del variegato arcipelago social napoletano.

Rapporto fra Laura e Rita: "la divina" e "la svergognata" (è il nome del brand di Rita De Crescenzo) sono amiche ed entrambe tiktoker. «[Laura ndr.] passa la notte nella sua residenza ma il resto della giornata lo passa abitualmente in mia compagnia, nella mia abitazione» dice Rita ai carabinieri. Che annotano.

Mercoledì 13 dicembre Laura scompare. Non si trova più, non risponde al telefono, nessuno sa dove sia. "Laura La divina" non è una minorenne, ha 43 anni ed è in grado di intendere e volere o almeno così sembra.

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Prima distorsione del naturale corso degli eventi: non è la denuncia alle forze dell'ordine a dare il via a tutto, ma una ridda di segnalazioni preoccupate che da Tiktok tracimano, fanno spillover  e si propagano nella vita reale sotto forma di telefonate alla trasmissione tv di Raitre "Chi l'ha visto" che è in onda proprio il mercoledì. In chiusura la conduttrice Federica Sciarelli lo dice:

Ci stanno telefonando in molti da Napoli per la scomparsa di Laura, molto conosciuta come "la divina".
Dalle cinque del pomeriggio, ci dicono, si è allontanata però sta attraversando un momento di fragilità e quindi sono molto preoccupati. È una nota tiktoker.

Laura si è allontanata da quanto, poche ore? Eppure il racconto è già quello d'una imminente tragedia. Validata da noti personaggi social, amplificata dai video fatti e ricondivisi, urlata nelle live e infine "bollinata" dalla tv di Stato. Il giorno dopo, il 14 dicembre, la percezione è quella del fattaccio imminente o già avvenuto. Addirittura le tv nazionali si interrogano se venire a Napoli per parlarne.

Rita De Crescenzo preme sul tasto rosso del live Tiktok e sostiene di essersi recata a fare una denuncia di scomparsa ai carabinieri. Dice la verità: la denuncia c'è. Mentre Rita parla ai suoi seguaci  gli utenti collegati crescono a decine di migliaia al minuto: prima sono quelli di una trasmissione televisiva regionale, poi quelli di un talk show pomeridiano nazionale.

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Anche i giornali si occupano della vicenda: del resto è cronaca, c'è una persona sparita e definita «fragile»: Laura può essere effettivamente in difficoltà. Rita ha 1,6 milioni di followers sul suo profilo principale e mantiene l'hype come una presentatrice navigata. È autentica nella costruzione che produce, è verosimile nella scaletta del suo spettacolo: ci sono gli ospiti, i dibattiti e le domande.
Sembra una cosa reale e in effetti lo è: una persona è sparita, ci sono i carabinieri di mezzo. Napoli e i suoi toni calcati sembrano rendere possibile tutto. E poi televisione, i giornali, lo hanno detto chiaramente: è sparita.

La denuncia orale (raccolta dai carabinieri, non redatta manualmente da De Crescenzo) dice :

[Laura ndr.] il 13 dicembre lasciava casa. Sono preoccupata per la sia incolumità, è da ieri non risponde più a telefonate e messaggi.

Ho notato un cambiamento repentino nei suoi comportamenti e sono a conoscenza del fatto che frequentava un ragazzo […] che a mio avviso non è una brava persona e gravita nei pressi di Porta Capuana.

Quando firma la denuncia Rita De Crescenzo sta bene attenta a non dare certezze alle forze dell'ordine. Dice e non dice. Siamo nel campo del "potrebbe essere":

Suppongo che l'allontanamento sia volontario e che Laura non si trovi in una situazione di pericolo immediato.

Ma non possono esserne sicura poiché ultimamente ha intrapreso relazioni con persone poco raccomandabili.

È un talk show del pomeriggio: ci sono attese, scontri, ospiti a sorpresa. Vincenzo Galasso, conosciuto come Enzo Bambolina, influencer  e organizzatore di eventi è accusato sui social dal gruppo di "preoccupate" di non essersi mobilitato abbastanza. Lui nega. La diretta su Tiktok va avanti e macina migliaia di commenti.

Qual è l'accusa che si fa a tutta questa storia di Laura La Divina? Qual è il sospetto? Molto semplice: che sia tutto falso. Che sia una colossale sceneggiata, una montatura.

Si tira in ballo una presunta competizione a base di «visualizzazioni» fra Rita De Crescenzo e Very e Sasy, altri due tiktoker fra i più noti del panorama napoletano, marito e moglie, di Secondigliano.

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Qualsiasi format della tv privata italiana non avrebbe potuto far meglio. Nel tardo pomeriggio di giovedì 14, poco prima o poco dopo le 24 ore dalla scomparsa di Laura, quest'ultima ricompare come Cyrano caduto dalla Luna. Scena madre, telefonata, diretta, visualizzazioni. È tutto vero? È tutto falso? Come si fa a stabilirlo? E a questo punto ha senso pensare di capirlo?

Tutto è compiuto, lo show è concluso, il cerchio si è chiuso. O forse no: Rita fa una diretta davanti alla stazione dei carabinieri di Chiaia (che prima o poi pure si faranno sentire visto l'uso indebito di quella location), chiude il suo profilo Tiktok da 1,6 mln, riemerge dopo qualche ora e dice: trasferiamoci sull'altro (che di followers, ne ha quasi mezzo milione).

Ogni profilo Tiktok  con oltre 100mila followers è un potenziale bancomat, basta saperlo usare bene. La scomparsa di una persona passa in secondo, in terzo piano, è un fattariello sullo sfondo. E lo show continua.

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