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Sputi e minacce contro l’autista Anm per una precedenza: “Se ci denunci ti accusiamo di pedofilia”

Un’autista dell’Anm è stato minacciato nei pressi di via Ferraris da una famiglia a cui non aveva concesso una precedenza non dovuta: due uomini l’hanno minacciato e insultato, colpendo il mezzo e sputando sul vetro, una donna l’ha sfidato a chiamare le forze dell’ordine dicendosi pronta ad accusarlo falsamente di pedofilia. La scena dell’aggressione ripresa dall’auto dalla cabina.
A cura di Nico Falco
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Un uomo che batte i pugni sul vetro dell'autobus della linea R2, insulta il conducente, lo minaccia di spaccargli la faccia e sputa sul vetro, un altro che mostra il dito medio, una donna che sfida l'autista a chiamare il 112, dicendo che, nel caso volesse sporgere denuncia, lei ribatterà accusandolo di essere un "pitofilo", di aver molestato la bambina che tiene in braccio. Scene, o per meglio dire sceneggiate, di ordinaria follia, che hanno visto coinvolto un autista dell'Anm e una famiglia napoletana nei pressi della stazione Garibaldi. Il motivo dell'aggressione/ritorsione (compresa la falsa accusa di avere toccato la bambina) è in una precedenza non concessa all'automobile, che aveva imboccato contromano la rotonda di via Galileo Ferraris.

A ricostruire l'accaduto, al di là di quello che si vede nel video girato dal conducente, è il sindacalista dell'Usb Marco Sansone, che sottolinea un aspetto preoccupante: scene del genere, seppur surreali agli occhi di qualsiasi cittadino, per un autista sono tutt'altro che insolite. "Alla rotonda di via Ferraris un tizio tenta di infilarsi contromano con la sua auto per evitare il traffico – dice Sansone – l'autista dell'Anm, che ha già imboccato la rotonda, non può dargli la precedenza. Così l'auto lo insegue e, poco più avanti, gli taglia la strada. Il resto della storia sarebbe censurabile, se non altro per difendere quella povera bambina da una scena pietosa, quella a cui è costretta ad assistere. Invece, dopo esserci confrontati, abbiamo deciso di rendere pubblico uno dei tanti momenti che il personale front line dell'ANM deve affrontare tutti i giorni tra l'indifferenza generale, come si vede".

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"Se chiami le guardie ti accuso di pedofilia"

La donna arriva poco dopo, tiene la bambina in braccio. Forse è la figlia. E, mentre il telefonino dell'autista continua a filmare, invita l'uomo a chiamare "le guardie", con aria di sfida, dicendo che, nel caso arrivasse una denuncia, lei saprebbe subito come replicare per metterlo nei guai: nonostante l'autista non sia mai sceso dall'autobus, e che anzi tenga le porte ben chiuse per evitare di essere aggredito, la donna è pronta ad accusarlo di pedofilia, a inventare che ha molestato la piccola.

"Io ho paura di questa gente, e lo dico candidamente – conclude Sansone – ho paura perché non conosce vergogna, dignità, rispetto. Ma non per il prossimo, s'intende, per quella bambina, loro figlia, nipote o conoscente che sia. Per quanto riguarda l'autista, be', quello dovrebbe essere difeso da chi assiste a certe scene e si gira dall'altra parte, dalle forze dell'ordine che sono intervenute ed hanno consentito che quegli indegni napoletani andassero via come se niente fosse successo, e soprattutto dall'azienda ANM, che quando deve contestare un suo dipendente non perde mai tempo, ma che quando deve difenderlo di tempo non ne ha mai. Ora ha targa e facce. Proceda affinché l'opinione pubblica capisca che non può fare di noi ciò che vuole".

Borrelli e Simioli: "Spiace che nessuno abbia aiutato l'autista".

"Questo è il mondo che il personale front line dell'ANM deve affrontare tutti i giorni tra l'indifferenza generale, visto che purtroppo nessuno interviene in difesa del povero autista – commentano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il conduttore radiofonico Gianni Simioliquesta gente non dovrebbe circolare liberamente, ci domandiamo quale educazione potrà mai dare ai figli. Ci spiace aver constatato che nessuno è intervenuto in difesa dell'autista. Forse per paura o per strafottenza o per farsi i cosiddetti fatti propri. Se la Napoli sana non deciderà di ribellarsi a questi cavernicoli tra pochi anni questa marmaglia avrà preso il sopravvento".

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