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Sparatoria a Qualiano: in coma uno dei 2 feriti gravi, l’altro non più in pericolo di vita

È in coma e in pericolo di vita Michele Di Palma, il più grave dei 4 feriti da Marco Bevilacqua sabato sera davanti a un bar di Qualiano (Napoli).
A cura di Nico Falco
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Uno dei fori dei proiettili sparati a Qualiano. Foto Gaia Martignetti / Fanpage.it
Uno dei fori dei proiettili sparati a Qualiano. Foto Gaia Martignetti / Fanpage.it

Resta ancora in pericolo di vita Michele Di Palma, 18 anni compiuti lo scorso 26 maggio, il più grave dei feriti della sparatoria avvenuta davanti al bar di Qualiano (Napoli); il giovane è in coma farmacologico. Per Castrese D'Alterio, anche lui 18 anni, i medici hanno invece escluso il pericolo di vita. I due sono tra i quattro feriti sabato sera da Marco Bevilacqua, che ora si trova nel carcere di Poggioreale con l'accusa di tentato omicidio plurimo. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il 37enne originario di Torre Annunziata avrebbe aperto il fuoco contro un gruppo di giovani che si trovavano davanti a un bar di Qualiano, in provincia di Napoli, ferendone quattro; all'origine ci sarebbe stato un litigio precedente con alcuni dei ragazzi coinvolti.

Rapina una pistola e spara sui ragazzi a Qualiano, quattro feriti

Gli altri due feriti, Nicola Di Palma, 19 anni, fratello di Michele, e Bernardo Falco, 18 anni, non sono in pericolo di vita; il primo è stato operato ed è ricoverato in osservazione, l'altro è stato medicato e dimesso. Sul movente ci sono ancora in corso indagini, ma quello della lite sembra il maggiormente verosimile. Bevilacqua è stato rintracciato all'alba di ieri, intorno alle 6:30, in casa della madre, dai carabinieri della sezione operativa di Giugliano e da quelli della stazione di Qualiano.

Sabato sera, poco prima della mezzanotte, Bevilacqua sarebbe arrivato davanti al Nirvana Spritz di via Rosselli in bicicletta elettrica. La pistola l'avrebbe rapinata poco prima a una guardia giurata in un distributore di carburante poco distante. E, come raccontato anche dal gestore del bar, avrebbe cominciato a sparare sul gruppo di ragazzi. Bloccato dai carabinieri e sottoposto a fermo per tentato omicidio plurimo, rapina aggravata, porto e detenzione abusiva di arma, Bevilacqua si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm Giuseppe Vitolo della Procura di Napoli Nord; difeso dal legale Nunzio Mallardo, è in attesa dell'udienza di convalida.

Marco Bevilacqua
Marco Bevilacqua

Nel 2006 Bevilacqua aveva ucciso il suocero a Scafati

Il 37enne è pregiudicato, nel 2006 fu arrestato (e in seguito condannato) per l'omicidio del suocero, ucciso a Scafati (Salerno) con un colpo di pistola al cuore il 24 gennaio di quell'anno; all'epoca gli inquirenti ricostruirono che il ragazzo, durante una lite, aveva disarmato l'uomo e gli aveva sparato. L'allora 21enne fu condannato a 14 anni e 4 mesi di reclusione (sentenza confermata nel 2008 dalla Corte di Assise di Appello di Napoli).

Nel 2016 era già in libertà vigilata: nel mese di dicembre i carabinieri di Qualiano lo hanno arrestato dopo un lungo inseguimento per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per inosservanza degli obblighi della libertà vigilata, guida senza patente (ritirata) e circolazione su un veicolo già sequestrato e multato perché l'auto era priva di assicurazione.

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