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Sparatoria a Castel Volturno, un morto e un ferito. Killer con la foto della vittima sul cellulare

Un uomo è stato ucciso e un altro è rimasto ferito in una sparatoria avvenuta oggi pomeriggio, 10 settembre, a Castel Volturno (Caserta). Si tratta di due cittadini extracomunitari, a sparare sarebbe stato un commando arrivato con la foto della vittima sul cellulare. Il sindaco Petrella a Fanpage.it: “Qui troppi irregolari, non abbiamo mezzi”.
A cura di Nico Falco
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Un uomo è stato ucciso, ed un altro è rimasto ferito, in una sparatoria avvenuta nel pomeriggio di oggi, 10 settembre, a Castel Volturno, in provincia di Caserta. I due sono entrambi extracomunitari, si indaga sull'ipotesi di un regolamento di conti nel mondo della microcriminalità locale. Le indagini sono affidate alla Polizia di Stato. L'agguato sarebbe stato messo a segno da un commando di fuoco, entrato in azione intorno alle 18:30 in via Brescia, traversa di via Venezia, che per trovare l'obiettivo avrebbe usato una foto sul telefono cellulare.

La dinamica è ancora al vaglio degli investigatori, che stanno ascoltando alcuni testimoni. Dai primi elementi risulterebbe che la persona rimasta ferita non fosse l'obiettivo dei sicari, che erano invece arrivati con l'intenzione di uccidere solo l'altro uomo. Le avrebbero sparato perché si trovava nei pressi dell'abitazione e si sarebbe parata davanti mentre cercavano la vittima; il ferito, colpito alle gambe, è stato trasportato al Pronto Soccorso della clinica Pineta Grande, le sue condizioni non sono gravi e i medici avrebbero escluso il pericolo di vita.

"Abbiamo notato che dopo il lockdown è molto aumentata la presenza di irregolari sul nostro territorio – spiega a Fanpage.it il sindaco di Castel Volturno, Luigi Petrella – noi, con i mezzi a nostra disposizione, non riusciamo a garantire un adeguato controllo. Già prima la situazione era molto delicata: stimiamo che sul nostro territorio ci siano 20mila irregolari, mentre la popolazione censita è di 27mila persone. Con le nostre risorse non possiamo garantire sicurezza, controlli e nemmeno interventi per aiutare chi vive in condizioni disagiate. Si parla sempre di integrazione, ma nel nostro caso abbiamo persone che vengono usate, sfruttate e che, in assenza di alternative, potrebbero anche finire arruolate nelle fila della criminalità. Chiediamo allo Stato di intervenire, ormai la situazione è fuori controllo: servono fatti, non chiacchiere".

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