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Sparatoria a Caivano, don Patriciello: “Due stese, sono ‘terroristi'”. E il Prefetto rafforza la vigilanza

In prefettura riunione del Comitato Sicurezza dopo la stesa a Caivano. L’appello di Don Patriciello: “Ragazzi, fermatevi”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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"Due orribili stese questa sera. Sono ‘terroristi'. Hanno seminato il panico a Caivano. Ma insieme: istituzioni, politica, professionisti, industriali, chiesa, popolo, possono liberare dalla zavorra della camorra questa nostra terra tormentata e bella". Sono le parole di don Maurizio Patriciello, il parroco del Parco Verde di Caivano, dopo la sparatoria avvenuta ieri sera, attorno alle 19, con diversi colpi sparati in aria da giovani a bordo di scooter che poi si sono dileguati.  "Una tristezza immensa – il commento del sacerdote – Sono arrivati a bordo delle moto. Hanno sparato in aria. Hanno terrorizzato i bambini, i vecchi, gli ammalati. Poi sono scappati prima dell’arrivo dei nostri carabinieri. Al Parco Verde. A Caivano". Il Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, intanto, ha disposto il rafforzamento della sicurezza.

In prefettura riunione del Comitato Sicurezza dopo la stesa a Caivano

Al Palazzo di Governo di piazza del Plebiscito è stata convocata una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per discutere di quanto accaduto a Caivano ieri, dove, nel rione Parco Verde, sono stati esplosi in aria alcuni colpi di arma da fuoco da parte di giovani a bordo di scooter. Intanto, il Prefetto ha disposto l’immediata intensificazione dei servizi di controllo del territorio. "Si tratta di un’area già ampiamente vigilata dalle forze di polizia – scrive la Prefettura – attraverso operazioni congiunte e ad alto impatto. Alla luce dei recenti eventi, tali attività saranno ulteriormente rafforzate".

L'appello di Don Patriciello: "Ragazzi, fermatevi"

"I “ terroristi” che ieri sera hanno seminato il panico a Caivano erano tutti giovanissimi", scrive don Patriciello, che lancia un appello: "Ragazzi, nel nome di Dio, fermatevi! Godetevi la vostra bella gioventù. La strada che avete intrapreso è un vicolo cieco. Finisce sempre o al carcere o al camposanto".

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