Senzatetto derubato e senza Reddito di Cittadinanza, gli ex compagni di scuola: “Lo aiutiamo noi”
“Quel senzatetto è un nostro ex compagno di classe delle scuole medie che purtroppo vive per strada. Un amico l'aveva aiutato in passato per consentirgli di avere il reddito di cittadinanza. Noi compagni di classe vorremmo aiutarlo, capire se c’è la possibilità di avere un aiuto medico, testimoniare per la conferma delle sue generalità per fargli avere i documenti o anche altro. È un ragazzo d'oro, vogliamo aiutarlo”. A parlare sono gli ex compagni di scuola che hanno riconosciuto dalle foto il loro vecchio amico, oggi clochard, e si sono resi disponibili a dargli una mano. La sua storia è stata raccontata ieri da Fanpage.it. Ed è subito partita una gara di solidarietà.
Gli ex compagni di classe lo hanno riconosciuto dalle foto
Il ragazzo è un senza tetto che frequenta spesso la zona di Chiaia al quale sono stati sottratti i documenti di riconoscimento e la carta del reddito di cittadinanza e non ha i soldi per il rinnovo. Giovedì scorso si è recato presso l'ufficio anagrafe comunale, ma non avendo una dimora fissa, oltre a mancargli il denaro, non ha potuto rinnovare la carta d'identità, per la quale è previsto un costo di 22,50 euro, nonostante la disponibilità del consigliere locale Carlo Restaino che si è offerto di pagare per lui le spese amministrative. La conseguenza è che ad oggi, senza un documento di riconoscimento valido e una dimora da poter indicare ed essendo sprovvisto della card gialla, per il giovane senzatetto non è più possibile nemmeno prendere il reddito di cittadinanza.
“Il senzatetto è tornato anche venerdì in Municipalità per cercare di avere i documenti – spiega Restaino – Ma il problema, più dei soldi, riguarda l'indicazione di una residenza. Gli uffici comunali si sono già resi disponibili a trovare una soluzione. Lo aspettano nella sede della Municipalità per completare la pratica”. Già in passato, alcuni suoi ex compagni di classe avrebbero cercato di aiutarlo pagandogli l'affitto di una casa e cercandogli un lavoro. Il giovane sarebbe già stato preso in carico dai servizi sociali.