Sangiuliano e Martusciello, dalle Regionali in Campania uscirà il candidato sindaco di Napoli del centrodestra

«Sembra Ciccio Formaggio» dice un ex Msi di Pianura, periferia Ovest di Napoli, mai tesserato in Alleanza Nazionale né in Fratelli d’Italia ma che ben conosce Genny Sangiuliano e che nella corsa alla Regione Campania e però voterà un altro Fdi, Marco Nonno, il «duro e puro» che non fa mistero alcuno delle sue nostalgie.
Il caustico paragone con la figura d’avanspettacolo resa celebre da Nino Taranto arriva dopo la famosa foto col cappellino dell’ex ministro alla Cultura che al posto del MAGA di Trump ha coniato un meno decifrabile MNGA, “Make Naples Great Again” indossandolo a favor di telecamere nel giorno più triste per Trump, quello della straordinaria vittoria di Zohran Mamdani, eletto sindaco di New York. Cirielli ha abbozzato un «sì, faremo Napoli grande» ma in realtà, trapela, farebbe volentieri a meno di queste sortite.

Ma Gennaro Sangiuliano ha sempre un piano. Asciugato il sudore freddo di trovarsi Maria Rosaria Boccia candidata contro – si è ritirata dopo il secondo avviso di garanzia – l’obiettivo di Sangiuliano è ottenere quanto più possibile dall’apparato che Fratelli d’Italia mette in campo in virtù della posizione di governo. Per questo motivo ad ogni ministro che “cala” in Campania Genny c’è. L’ex ministro ed ex direttore del Tg2 non ha voti propri come li ha ad esempio Marco Nonno che punta a fare il primo degli eletti. Però ha come obiettivo entrare al Consiglio regionale della Campania, fare il capo dell’opposizione se Cirielli dovesse perdere e far fagotto verso Roma e poi passare un anno a far presenza in attesa di candidarsi a sindaco di Napoli, competizione che vedrà certamente in campo l'attuale sindaco di centrosinistra Gaetano Manfredi e l'ex primo cittadino Luigi De Magistris che spaccherà il fronte a sinistra.
Mentre Sangiuliano pianifica, c’è un altro che attende. Fulvio Martusciello, europarlamentare e coordinatore di Forza Italia in Campania era agli albori una delle prime scelte nella corsa alle Regionali 2025. L’inchiesta Huawei a Bruxelles lo ha bruciato, facendogli rimangiare ogni velleità. Ora Martusciello va, come dicono nel centrodestra «a filo di gas».

Non sta facendo tantissimo in campagna elettorale, è stato “rimasto male” dall’arresto di Veronica Biondo, vicesindaca casertana di Santa Maria a Vico, candidata di punta per Forza Italia alla Regione e dagli attacchi sulla decisione di candidare Pasquale Di Fenza, il consigliere uscente che ama fare balletti coi tiktoker.
Ora Martusciello spera che il capolista di Fratelli d’Italia si renda protagonista di una débâcle elettorale. Così da riproporre, nel 2027, la sua candidatura a sindaco di Napoli. Sempre che la coalizione Tajani-Meloni-Salvini non decida di optare per una figura della società civile. Molto conterà il risultato finale delle liste dopo la tornata del 23 e 24 novembre.