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Riapertura scuola Campania verso il rinvio al 24. Fortini: “Solo 1 prof su 10 ha fatto il tampone”

L’assessore alla Scuola della Campania, Lucia Fortini, a Fanpage.it: “Domani l’incontro per decidere se rinviare l’inizio della scuola al 24 settembre. Molte scuole non finiranno i lavori per il 14. Le ordinanze dei sindaci sulla chiusura degli istituti non sono valide, se non per motivi sanitari. I giorni di chiusura vanno recuperati o i ragazzi perderanno l’anno”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Sulla ripartenza dell'anno scolastico 2020-'21 decideremo entro pochi giorni. Se ci sarà il rinvio al 24 settembre, lo formalizzeremo con una delibera di giunta che modificherà il calendario scolastico tra lunedì e martedì. Non faremo ordinanze. Ma aspettiamo l'incontro di domani con la Protezione Civile, i rappresentanti dei Comuni della Campania e gli uffici tecnici per avere il quadro della situazione e valutare l'orientamento di tutti. I primi dati ci dicono che il numero dei professori e degli amministrativi che hanno fatto il test sierologico è attorno al 10%. Molti sindaci ci scrivono che i lavori di adeguamento delle scuole non saranno finiti per il 14. Io credo che iper-stressare il personale scolastico e gli studenti per bruciare i tempi non abbia senso: 10 giorni in più ci darebbero respiro anche per le consegne di banchi e termoscanner. Ma nulla è ancora deciso”. È chiara Lucia Fortini, assessore regionale all'Istruzione della Campania. Domani sera è previsto il faccia a faccia con i sindacati della scuola e gli uffici tecnici dove si farà il punto della situazione sullo stato di avanzamento dei lavori per l'avvio della scuola.

Assessore, quali sono gli scenari per la riapertura della scuola in Campania?

“Dobbiamo valutare la possibilità di un rinvio rispetto al 14 settembre. L'ipotesi è uno slittamento al 24, che è la data che avevamo ipotizzato nel nostro primo calendario scolastico, prima della nomina di Domenico Arcuri a commissario straordinario. In quello scenario i 10 giorni persi a settembre si sarebbero recuperati a giugno, eliminando solo un ponte durante l'anno. Ma il vero tema non è trovare una data di apertura, ma una data che consenta di riaprire senza dover richiudere subito dopo, cosa che sarebbe un disastro. Io avrei cominciato il 24 settembre poiché didatticamente è inutile fare 2-3 giorni e poi chiudere per una settimana per le elezioni”.

Il 14 settembre però è dietro l'angolo, molte famiglie devono organizzarsi per la ripartenza. Quando si scioglierà la riserva?

“Domani sera abbiamo un incontro importante con i tecnici, l'Anci e la Protezione Civile. Saranno presentati i risultati dello screening con i test sierologici e i tamponi su docenti e amministrativi iniziati il 24 agosto. Capiremo quanti e quali Comuni sono in difficoltà. Discuteremo della possibilità di misurazione della temperatura a scuola e dei test obbligatori. Il governatore De Luca ha detto: ‘bene l'avvio della scuola, ma facciamolo in sicurezza, altrimenti non possiamo immaginare di aprire'”.

Quanti professori si sono sottoposti ai test finora in Campania?

“Domani avremo i primi dati. Ma considerando che a livello nazionale l'hanno fatto circa il 10%, la Campania dovrebbe essere in linea e non superiore”.

Quante aule mancano ancora per garantire il distanziamento?

“Secondo gli ultimi dati della Protezione Civile, di giovedì, circa 5mila in tutta la Campania. Ma i numeri sono in aggiornamento. Molte scuole ci comunicano che i lavori non sono conclusi e che cercano spazi. È chiaro che se non riesci a garantire il distanziamento risulta difficile tenere un ragazzino in classe per 5 ore con la mascherina. Se si partirà il 14 ci sarà poi il problema di dover effettuare la doppia sanificazione per le elezioni. Dall'altro lato, però, posticipando la data potremmo non ricevere il materiale dal commissario – che rischierebbe di andare ad altre regioni. Ad oggi stanno consegnando il materiale. Questa settimana dovrebbero arrivare i banchi. La situazione è delicata. Fino alla eventuale delibera di giunta la data resta il 14 settembre”.

Sono arrivati termoscanner e pistole laser per misurare la temperatura in classe?

“La Protezione civile ha fatto partire la procedura amministrativa. Invieremo una nota a ogni dirigente scolastico che se ne vuole dotare. Non sarà obbligatorio, ma la scelta spetterà alle scuole che hanno autonomia”.

I Comuni stanno andando in ordine sparso con le ordinanze. Alcuni, come Positano, hanno già posticipato la data di avvio della scuola al 24 settembre, altri, come Torre del Greco, hanno disposto la chiusura delle scuole per le elezioni dal 17 al 23. Che ne pensa?

“I Comuni non possono muoversi in ordine sparso. Il calendario è di competenza regionale, né il governo né gli enti locali possono travalicare i poteri della Regione. Ci sono motivi tecnici. I sindaci possono emanare ordinanze e chiudere eventualmente le scuole solo per motivi sanitari. Ma non possono modificare il calendario scolastico, che deve avere 200 giorni, perché i giorni tolti, poi vanno recuperati, altrimenti si rischia di invalidare l'anno. Per questo, se le scuole dovessero seguire le ordinanze dei sindaci potrebbe essere dannoso”.

Quali soluzioni per migliorare il trasporto scolastico?

“Il vicepresidente Fulvio Bonavitacola ha allo studio la possibilità di usare i mezzi privati, ma c'è un problema di omologazione che va approfondito. Se dovesse risultare necessaria, questa strada non sarebbe percorribile”.

E sull'ipotesi di scaglionare gli accessi in classe?

“Lo scaglionamento degli ingressi non si può fare con ordinanza regionale. I casi sono diversi. Ogni scuola deve organizzarsi in maniera autonoma. Io non sono contraria, ma ritengo che per le scuole superiori non sia utile ad evitare assembramenti, perché i ragazzi entrano sempre un po' prima per poter scambiare due chiacchiere. Se invece dovesse servire per organizzare la misurazione della temperatura, allora potrebbe essere una buona soluzione”.

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