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Refezione scolastica a Napoli, aumentano le tariffe per asili nido e scuole d’infanzia comunali

Cambiano le fasce per la contribuzione delle famiglie per le mense scolastiche: da 8 a 13. Previsti aumenti per l’anno 2025-26. Quali sono le novità.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Cambiano le tariffe della refezione scolastica a Napoli per l'anno 2025-'26. Da settembre le fasce di contribuzione in base all'Isee familiare passeranno da 8 a 13 e ci sarà un leggero rincaro, di circa 20-30 centesimi a pasto per l'ultima fascia. Circa 20 euro in più all'anno. Il rientro sui banchi di scuola a settembre, insomma, per le famiglie napoletane porterà diverse novità. Ma le spese saranno comunque contenute, con prezzi calmierati, in particolare, per i nuclei meno abbienti. La prima fascia, quella più bassa, pagherà circa 15 euro al mese, con un costo di 75 centesimi a pasto.

Il nuovo tariffario delle mense è stato discusso durante la riunione della commissione scuola di oggi, presieduta da Aniello Esposito (Pd). Al centro del tavolo, oltre alla revisione delle quote di contribuzione a carico delle famiglie per la refezione scolastica, anche l'ampliamento degli asili nido. A Napoli la penuria di posti nel comparto pubblico si fa sentire soprattutto per i più piccoli, i bambini lattanti e fino a 1 anno. Mancano, infatti, strutture pubbliche in grado di ospitarli. Molte sono chiuse e accorpate ad altre sezioni per i lavori del PNRR da completarsi nel 2026, rendendo molto difficile per i genitori che lavorano trovare una sistemazione per i propri figli.

La proposta del Comune: riformate le fasce Isee

L’assessora alla Scuola, Maura Striano, ha illustrato la proposta di una nuova articolazione del contributo a carico delle famiglie per il servizio mensa. "Dopo un’analisi dei dati degli ultimi anni, si ritiene necessario rivedere il sistema di compartecipazione, aumentando da 8 a 13 le fasce di contribuzione, per riflettere in maniera più equa l’attuale situazione socio-economica della città. Il Comune continuerà a coprire una parte del costo del pasto, garantendo così una tariffa calmierata, a partire da 75 centesimi per la fascia più bassa (circa 15 euro al mese)".

Mense scolastiche a Napoli, uno su quattro non paga: 12mila morosi

"La revisione – ha spiegato il Comune – si rende necessaria anche per rispondere ai rilievi della Corte dei Conti e agli impegni assunti con il Patto per Napoli. L’evasione del pagamento del servizio è attualmente stimata intorno al 22%, con oltre 12mila nuclei familiari non in regola nel triennio. Per questo, è in corso l’attivazione di un sistema più rapido di notifica degli atti e di riscossione coattiva, a partire dagli avvisi di mancato pagamento".

La dirigente Valeria De Lisa ha evidenziato che "nonostante gli aumenti dei costi negli ultimi dieci anni, il contributo massimo richiesto alle famiglie è cresciuto di soli venti centesimi. L’obiettivo dell’amministrazione resta quello di garantire la sostenibilità del servizio senza gravare sulle fasce più fragili, e accompagnando gli adeguamenti con un miglioramento della qualità della refezione".

Il presidente della Commissione Bilancio, Walter Savarese d’Atri, ha sottolineato "l’importanza della nuova gara triennale per la refezione scolastica e la necessità di prevedere meccanismi di sostituzione rapida delle ditte in caso di inadempienze. Inoltre opportuno immaginare una nuova strategia per recuperare l’evasione". Il presidente della Commissione Istruzione e Famiglia, Aniello Esposito, ha richiesto che "sia assicurata la tutela per le fasce più deboli".

Asili nido, Comune commissariato

Ampio spazio anche al tema dell’ampliamento degli asili nido. L’assessora Striano ha ricordato che il Comune è impegnato nel raggiungimento del target del 33% di copertura previsto a livello nazionale. A tal fine il governo ha nominato nel novembre 2024 il sindaco Manfredi commissario per gli asili nido, come anticipato da Fanpage.it. Il piano di sviluppo triennale, sostenuto anche da fondi PNRR, porterà alla realizzazione di nuove strutture e all’ampliamento di quelle esistenti, con un incremento complessivo previsto di circa 900 posti entro il 2026.

Per aumentare ulteriormente l’offerta, si sta lavorando a una procedura di accreditamento dei nidi privati, basata sul rispetto dei requisiti normativi e sull’esistenza di un progetto pedagogico. L’obiettivo è garantire standard qualitativi adeguati anche nel privato e integrare in modo efficace l’offerta pubblica.

Sulla proposta dell’accreditamento dei privati, il consigliere Savarese d’Atri ha dichiarato il "dissenso verso la misura, proponendo di elaborare un diverso piano strategico per aumentare l’offerta", mentre il consigliere Sergio D’Angelo ha espresso la necessità di definire una strategia chiara per ampliare l’offerta pubblica e regolamentare con attenzione il ruolo del privato, suggerendo anche la possibilità di destinare le sanzioni per l’evasione del servizio mensa a un fondo per sostenere le famiglie in difficoltà.

Infine, i commissari sono stati informati riguardo il polo dell’infanzia Perasso a Ponticelli, dove è crollato improvvisamente il solaio di un’aula già interdetta. L’amministrazione ha avviato le verifiche strutturali e sta valutando il trasferimento temporaneo delle attività del nido in una struttura vicina.

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