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Ragazzi picchiati per un bacio, aggressione omofoba a Castellammare: ma le vittime non denunciano

Due ragazzi, di circa vent’anni, sono stati aggrediti, prima verbalmente e poi fisicamente, da cinque coetanei sul lungomare di Castellammare di Stabia per essersi scambiati un bacio. L’episodio di omofobia è stato denunciato dall’Antinoo Arcigay Napoli, che ha anche sottolineato il silenzio delle istituzioni.
A cura di Federica Grieco
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Due giovani ragazzi, poco più che ventenni, sono stati aggrediti per essersi scambiati un bacio sul lungomare di Castellammare di Stabia, comune in provincia di Napoli. L'episodio, riportato da Metropolis web, è stato denunciato dall'Antinoo Arcigay Napoli.

Lo scorso fine settimana, i due ventenni stavano passeggiando, tenendosi la mano sul lungomare del noto comune della città metropolitana di Napoli. I ragazzi, ad un certo punto, si sono fermati su una panchina e, come accade per tra tanti innamorati, hanno iniziato a scambiarsi dei baci. Un gesto che sembra aver infastidito cinque ragazzi, più o meno coetanei, anche loro di passaggio sul lungomare, che avrebbero quindi decisi di intervenire.

A un'aggressione inizialmente di tipo verbale, ne è succeduta una fisica. La coppia, che ha cercato in qualche modo di sfuggire alla violenza perpetrata dal gruppo, è stata successivamente aiutata da due uomini e una donna, che, avendo assistito alla scena, hanno deciso di intervenire allontanando i cinque ragazzi e minacciando di chiamare le forze dell'ordine.

Si tratta dell'ennesimo episodio di omofobia, il cui finale ci ricorda quanti passi avanti sia ancora necessario fare. Sì, perché i due ragazzi vittime dell'aggressione hanno deciso di non farsi accompagnare all'ospedale e di non denunciare il fatto per il timore di dover rivelare il proprio orientamento sessuale ai familiari.

L'Antinoo Arcigay Napoli denuncia il silenzio delle istituzioni

Sul sito dell'Antinoo Arcigay Napoli, gli attivisti denunciano il silenzio delle istituzioni. «In queste ore – si legge sul sito – mentre si discute in Senato proprio del DDL Zan contro l'omotransfobia, non possiamo assolutamente tollerare oltre questo clima di silenzio istituzionale a nostro avviso in qualche modo colpevole. Occorre una risposta ferma e decisa da parte delle Istituzioni».

L'associazione ha fatto sapere di aver chiesto, assieme ad altri, come il consigliere Michele Starace e l'associazione Gli amici della Filangiari, un incontro con il sindaco, Gaetano Cimmino, «per discutere di quanto accaduto e per chiedere la possibilità di poter installare una panchina Rainbow proprio dove i ragazzi sono stati aggrediti lo scorso fine settimana».

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