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Pugni, calci e sputi ai poliziotti allo Stadio Maradona: arrestati due tifosi del Lecce

I due ultras sono stati coinvolti negli scontri al termine della partita Napoli-Lecce di mercoledì. Un agente è rimasto ferito.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Sputi, pugni, calci e cinghiate contro la Polizia allo Stadio Maradona: arrestati due ultras del Lecce per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, ed uno di essi anche per uso di materiale pericoloso durante i disordini scoppiati alla fine della partita Napoli-Lecce, disputatasi mercoledì scorso, 31 agosto 2022, nell'impianto sportivo di Fuorigrotta. Si tratta di due persone che, secondo la polizia, apparterrebbero alle frange più violente e pericolose del tifo giallorosso.

Gli ultras leccesi hanno aggredito i poliziotti

I disordini si sono verificati al termine del match, quando un gruppo di tifosi leccesi, durante la fase dell'uscita degli spettatori dallo stadio, ha tentato di forzare il cordone della polizia posto a protezione delle scale. Gli ultras giallorossi si sono riversati in massa sul ballatoio del settore ospiti, cercando di sfondare il blocco delle forze dell'ordine a tutela degli spettatori.

Un agente è rimasto ferito

A questo punto sono scoppiati gli scontri. Gli ultras leccesi, secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, avrebbero prima aggredito i poliziotti con spintoni e sputi. Poi sarebbero passati a colpirli con pugni, calci e anche cinghiate. Un agente è rimasto ferito, riportando diverse contusioni. Immediatamente sono scattate le indagini. Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nello stadio Maradona è stato possibile il riconoscimento facciale delle persone coinvolte nei tafferugli.

Gli agenti della Digos delle questure di Napoli e Lecce, insieme ai loro colleghi del commissariato San Paolo, hanno identificato alcuni degli autori dei disordini e delle violenze. I due arrestati sono stati rinchiusi nel carcere leccese di Borgo San Nicola.

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