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Pizza gratis da Errico Porzio, parla Barbara Gambatesa: “Non regalo pubblicità, fare l’influencer è un lavoro”

La ballerina e influencer Barbara Gambatesa a Fanpage.it: “C’era un accordo reciproco. Mi hanno fatto la pizza col mio nome e mi hanno chiesto le storie. Il conto l’ho pagato senza dire una parola. Ma mi sono sentita presa in giro. Sono una persona onesta”
Intervista a Barbara Gambatesa
ballerina e influencer
A cura di Pierluigi Frattasi
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Barbara Gambatesa / Instagram
Barbara Gambatesa / Instagram

“Non regalo pubblicità gratuita a nessuno. È il mio lavoro. Non sono una food influencer. Abbiamo scelto la pizzeria Errico Porzio, che io non conoscevo nonostante la sua popolarità, perché mi era stato consigliato. Sono stati molto accoglienti quando siamo entrati. Mi hanno fatto anche la pizza col mio nome. E sono stati loro poi a venire da me: ‘Ci fai due storie? Ti segni il mio nome? Mi tagghi? Ho dato per scontato che volessero avviare una collaborazione. Ho fatto le storie. E, poi, quando arrivo alla cassa, mi fai pagare il conto? Senza dire una parola, ho preso il portafoglio e pagato. Posso permettermi 20 euro di pizza. Ma sono stata presa in giro. Ho eliminato tutte le storie e ho buttato anche la pizza di bellezza che mi avevano regalato”.

Non nasconde l'amarezza Barbara Gambatesa, ballerina, modella e influencer molto popolare sui social, soprattutto TikTok e Instagram, dove ha oltre mezzo milione di follower. Sabato scorso la cena con gli amici alla pizzeria Errico Porzio sul Lungomare di via Partenope a Napoli si è trasformata in un piccolo caso social. Il pizzaiolo napoletano, anche lui molto noto sul web, ha pubblicato un post raccontando quanto sarebbe accaduto, senza però mai fare nomi. L'influencer avrebbe mangiato nella pizzeria pubblicando contenuti sui social, ma al termine della cena è rimasta sorpresa quando le è stato presentato il conto e ha deciso di cancellare le storie.

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Porzio ha poi raccontato a Fanpage.it che non era presente nel locale in quel momento. “Non l'ho invitata – ha detto – e non sapevo neanche chi fosse. Uno dei miei pizzaioli l'ha riconosciuta e si è scattato una foto, tutto qui. Se non c'è una collaborazione concordata, è giusto che gli influencer paghino il conto, come tutti”.

Barbara Gambatesa a Fanpage.it: "C'era un accordo reciproco"

Ma per Barbara Gambatesa, ascoltata da Fanpage.it, “la versione dei fatti è un po' diversa”. “Non c'erano accordi scritti nero su bianco – dice – Ma c'è stato un accordo reciproco. Non è provenuto forse da Errico, ma tutte le loro frasi testimoniavano una collaborazione che si era strutturata. Io ho fatto pubblicità gratuita dal mio telefono e dai loro telefoni. Ma, alla fine, se vedo che non c'è più reciprocità, mi trovo costretta a togliere tutto”.

Cosa è accaduto sabato scorso?

Premetto che non ero da sola, ma con altre quattro persone che fanno il mio stesso mestiere e voglio precisare che si tratta di un lavoro che fatturo. Ho la partita Iva e pago le tasse. Dovevamo andare in un'altra pizzeria. Quando vengo a Napoli scelgo sempre la stessa. Ma mi è stata consigliata da amici Porzio e siamo andati lì. Quando ci sediamo, mi accolgono in maniera molto calda, come spesso mi succede a Napoli, avendo visibilità rilevante soprattutto su TikTok. Ma non avevo mai avuto un'accoglienza così bella.

Che cosa l'ha colpita?

Mi hanno portato una pizza con scritto il mio nome. Non l'avevo chiesta. È stato un gesto di cortesia nei miei confronti. Non era commestibile, solo estetica, è stata messa al centro del tavolo, come a voler a dire, fammi un video o una storia. Ma ho apprezzato il gesto moltissimo. Ho preso il telefono per scattare foto ma non pubblicamente. La pubblicazione è avvenuta in un secondo momento. Mi si era bucato il vestitino e vedendo l'immensa cortesia del personale, ho chiesto se avevano ago e cotone e, pur non avendolo, hanno fatto in modo che mi venisse recapitato.

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Ho registrato con i miei amici per ringraziarli. Ma non avevo pubblicato ancora nulla, perché ho un'agenzia che mi segue con cui ho un contratto e alla quale riconosco una percentuale per ogni storia che pubblico. Quindi ho contattato la mia manager, le ho detto: sono molto cortesi nei miei confronti. Lei dice: non c'è problema. Io aggiungo: tra l'altro vogliono offrirmi il pranzo. Ho dato per scontato che volessero avviare una collaborazione.

Perché lo ha dato per scontato?

La mia manager non era presente. Un mio amico che era con me e che a volte mi fa da manager locale è andato a parlare con una persona dello staff, non so che mansione avesse, e ha chiesto se si trattasse di una collaborazione lavorativa reciproca dove io do e tu dai. E ricordo le parole di questo responsabile che ci ha tenuto anche ad urlarlo. Ha detto in napoletano: “E certo!”. Voleva intendere che se a noi avesse fatto piacere, si sarebbe sviluppata. Tant'è che poi ci hanno detto: cosa vi possiamo offrire? Volete le fritture? L'amaro? Il dolce? Tutte queste loro frasi testimoniavano una collaborazione che si era strutturata. Io mi sono fidata, senza approfittare della situazione. E ho anche un video dove si avvicina tutto lo staff e io scherzando dico ai miei amici: ma è possibile che volete approfittare di me? Io ci metto il mio lavoro e voi volete mangiare gratis?

Poi che è successo?

Ci alziamo e andiamo a chiedere il conto e ci aspettiamo di non dover pagare, ma non perché io vada a mangiare gratis nelle pizzerie di solito. Ma il mio lavoro funziona in questo modo, con una sorta di scambio/merci, nel momento in cui io posso permettermi di offrire una certa visibilità. Loro ci hanno tenuto a farmi uscire su tutte le scritte Errico Porzio per fare pubblicità. Io ho fatto pubblicità gratuita dal mio telefono e dai loro telefoni. Nel momento in cui ho pubblicato le prime storie, peraltro, avevo sbagliato il tag. Ho scritto Enrico Porzio con la “n” e loro sono venuti da me chiedendo che cancellassi quelle storie. Quindi ho tolto le storie per rimetterle col tag giusto. L'ho fatto perché per me era lavoro. Quando, poi, arrivo alla cassa, mi fai pagare il conto?

Come ha reagito quando ha visto il conto?

Senza dire una parola prendo il portafoglio e pago il conto. Posso permettermi 20 euro di pizza. Ma subito dopo, ho eliminato tutte le storie e ho buttato anche la pizza di bellezza che mi avevano regalato. Se non c'è più reciprocità, mi trovo costretta a togliere tutto. Ma non perché pretendessi di andare nel locale a mangiare gratis. Mi sono sentita presa in giro. Io sono una persona onesta e pulita. Sono umilissima e anche sentirmi chiamare influencer mi dà fastidio. Amo Napoli e tutte le persone di Napoli e non sono cattiva e scortese. Ma farmi uscire come una persona sporca non mi sta bene. Addirittura fare storie in cui si fa una parodia, imitando me e i miei amici, e strappando lo scontrino alla fine. Non so quale sia la motivazione, da un profilo seguito come il suo non mi aspetto questo.

Porzio non ha mai fatto il suo nome, però.

No, ma inevitabilmente è uscito il mio nome. Come quello dei miei amici e questa è una cosa che non va. Non sono una persona sporca e non farei mai una cosa del genere. Se lo fossi stata, non avrei avuto la decenza di mandargli il messaggio alla pagina di Errico Porzio, perché non sapevo i nomi con cui si era interfacciato il mio amico.

Porzio dice che “gli influencer sono figure riconosciute, ma bisogna dare loro la giusta importanza, non lo considero un lavoro di quelli con la elle maiuscola”. Che ne pensa?

È un argomento ampio, ci sarebbe tanto da dire. Al giorno d'oggi c'è tanta ignoranza nei confronti di un mestiere che viene visto come semplice, più facile o raggiungibile, rispetto ad altri. Ma parliamo di un lavoro a tutti gli effetti. Io pago le tasse e per essere influencer o creator digitali ci vuole un certo lavoro e impegno. Altrimenti il mondo sarebbe pieno di influencer. Ma è un mestiere a tutti gli effetti. E io ho i miei diritti.

Ma la pizza le è piaciuta?

La pizza era buonissima, assolutamente sì, i camerieri gentilissimi. L'ho scritto anche nel messaggio. Mi sono trovata bene, una atmosfera carica. Se mi chiedessero di recensire la pizzeria, la recensirei bene. Il mio pubblico è fidelizzato, vuole la verità. Non ho da dire nulla in merito a questo. Voglio solo difendermi da questa situazione in cui mi sono trovata catapultata. Non mi serve il pubblico di Errico Porzio. Voglio solo crescere col mio pubblico ed essere leale e sincera. Dopodomani andrò nella pizzeria e mi confronterò con un responsabile per chiarire tutto.

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