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Parenti di un paziente distruggono la porta d’ingresso del Pronto Soccorso del Cardarelli

Non vogliono aspettare all’esterno: i parenti di un paziente sfondano la porta d’ingresso del Pronto Soccorso del Cardarelli. Poco dopo, dottoressa aggredita da una paziente. Sono già 15 le aggressioni a Napoli da inizio anno.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Due aggressioni in poche ore all'ospedale Cardarelli di Napoli: vittime ancora una volta il personale sanitario, di cui si celebrava la giornata nazionale appena 24 ore fa proprio per sensibilizzare i cittadini su questo fenomeno sempre più crescente. Il primo caso è avvenuto dopo che un paziente, arrivato al Pronto Soccorso per un trauma toracico in seguito ad un incidente, ha aggredito il personale sanitario per essere visitato, seppur solo verbalmente: ma tanto è bastato per far scattare invece la reazione violenta dei parenti che, all'esterno, hanno distrutto la porta d'ingresso perché "spazientiti" dall'attesa. Il secondo caso poco dopo, quando una dottoressa è stata aggredita da una paziente anch'essa appena giunta in Pronto Soccorso in codice verde. Lo ha riferito l'Associazione "Nessuno Tocchi Ippocrate".

"Si sente la mancanza del drappello di polizia"

"L’ospedale più grande del Mezzogiorno si dimostra statisticamente anche quello dove avvengono più aggressioni in assoluto", ha commentato la dottoressa Angelica Di Napoli, vicepresidente dell'Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, che da tempo segnala episodi di questo genere, "Si sente molto la nostalgia del drappello di polizia presente fino a pochi anni or sono. A 24 ore di distanza dalla giornata nazionale sulle aggressioni una duplice aggressione che ci evidenzia la necessità di partire con la prevenzione dai giovani per migliorare la condizione lavorativa del personale sanitario".

Pochi giorni fa altre due aggressioni

Il bilancio, con questi due recenti episodi, sale così a 15 aggressioni dall'inizio del 2022 soltanto a Napoli. Gli ultimi casi erano avvenuti pochi giorni fa, quando prima una donna aveva tentato di aggredire il personale medico al Pronto Soccorso dell'ospedale Cardarelli perché non voleva sottoporsi al tampone per visitare il marito ricoverato. Poi era toccato a quattro infermieri dell'Ospedale del Mare essere aggrediti dai parenti di un paziente in attesa di una visita urologica. Aggressioni che diventano sempre più frequenti nei nosocomi napoletani.

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