Oltre 30mila mascherine donate in beneficenza: erano state sequestrate dalla Finanza
Oltre trentamila mascherine donate dalla Guardia di Finanza alla Croce Rossa: la consegna è avvenuta stamattina da parte delle Fiamme Gialle partenopee al comitato cittadino della Croce Rossa Italiana. Mascherine che erano state sequestrate nelle scorse settimane ad un imprenditore napoletano che, oltre a vendere mascherine, vendeva anche giocattoli per bambini. I dispositivi di protezione individuale erano stati sequestrati non perché prive di certificazioni che ne attestassero l'utilità, ma perché queste ultime risultavano contraffatte.
Il marchio CE era infatti stato riprodotto senza alcun titolo, con certificazioni che risultavano rilasciate dagli enti riconosciuti ma che, dopo un confronto, si erano scoperti del tutto ignari. Un modo come un altro, dunque, per attuare una frode vera e propria, ma che dopo la scoperta aveva portato al sequestro di tutti i dispositivi di protezione individuale ritrovati e pari a circa trentamila pezzi, inviati poi all'Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro per le analisi del caso: e proprio queste ultime hanno fatto sì che tecnici e medici le declassificassero a "prodotti per la collettività", e dunque utilizzabili liberamente per arginare la diffusione del contagio di Coronavirus. E così quest'oggi è avvenuta la consegna, dopo che la Procura della Repubblica ha ritenuto la Croce Rossa Italiana come ente che potesse beneficiarne. Un gesto che permetterà in un solo colpo di riutilizzare beni sequestrati senza distruggerli e, soprattutto, fornire una ulteriore arma di contrasto alla diffusione dell'infezione causata dal SARS-CoV-2 sul territorio campano e nazionale.