Nuovi staffisti in Regione, dossier all’Anticorruzione: “Assunti politici bocciati alle elezioni”

“I bocciati dalle urne alle elezioni regionali assunti come funzionari regionali per l'unico merito di aver contribuito alla riconferma di De Luca. Posti sottratti ai dipendenti regionali”. Valeria Ciarambino, capogruppo del M5S in consiglio regionale annuncia una segnalazione all'Anac, l'Authority nazionale dell'Anticorruzione, sull'ultima infornata di staffisti nella giunta regionale della Campania.
Ciarambino (M5S): "De Luca chiarisca gli incarichi esterni"
“Dopo un’intera estate a sbandierare i suoi piani per ridurre la disoccupazione – scrive Ciarambino in una nota – il Governatore ci spieghi ora, approfittando magari di una delle sue dirette fiume, se quei progetti riguardavano cittadini liberi della Campania o erano destinati alla sola quota dei bocciati dalle urne alle elezioni regionali, assunti come funzionari regionali per un unico “merito”, ovvero di aver contribuito alla sua riconferma. Posti sottratti a dipendenti regionali che, in un normale iter di scorrimento verticale, li avrebbero ottenuti per meriti legati, in tal caso, a competenza e preparazione e solo dopo una procedura concorsuale trasparente”.
“E invece – aggiunge Ciarambino – per cinque anni, in ruoli delicati per il funzionamento della macchina amministrativa regionale, dobbiamo tenerci funzionari di categoria D come l’ex consigliere Antonio Marciano". Poi cita "Nello Mastursi, che dapprima rinnegò con il celebre “Mastursi chi?”, per poi dargli il timone dell’organizzazione delle liste elettorali. Passando per i Bruno Cesario, i fedelissimi vigili di Salerno e per quel Nicola Oddati dirigente nazionale del Pd, a cui pure si deve un lauto stipendio per l’operazione cara a De Luca di ricucitura con la segreteria nazionale”.
“Siamo in presenza – conclude Ciarambino nella nota – di 12 unità esterne alla Regione per le cui assunzioni è stato necessario incrementare, con tanto di delibera, il fabbisogno di personale della Regione, approvato peraltro solo pochi mesi prima e i cui costi erodono il tetto della spesa per il personale. Così facendo, De Luca ha di fatto bloccato ogni possibilità di carriera per le tante professionalità di cui gli uffici regionali dispongono e che avrebbero portato con sé un bagaglio di competenze ed esperienza che avrebbe contribuito a rendere più efficiente il sistema amministrativo regionale”.