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Non va a scuola da mesi, 17enne ritrovata chiusa in casa ad Afragola: denunciato il padre

Polizia Locale, assistenti sociali e centro anti-violenza hanno collocato ragazza e fratellino in casa protetta. Denunciato il padre. Indagine della Procura: sequestrati i cellulari.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Ragazzina 17enne da mesi non va a scuola, ma riesce a contattare la professoressa e a chiederle aiuto. Partono le ricerche e la Polizia locale, con assistenti sociali e responsabile centro anti-violenza la ritrova chiusa in casa, senza chiavi e telefono. Scatta la denuncia per il padre. Sia la ragazza che il fratellino sono collocati presso una struttura protetta, mentre sono in corso le indagini della Procura della Repubblica sull'eventualità di presunti abusi in famiglia. La storia arriva da Afragola, comune dell'area nord di Napoli. Ancora da chiarire la dinamica dell'accaduto.

La ragazza aveva chiesto aiuto alle insegnanti

Le indagini sono state affidate nell'immediatezza alla Polizia Locale di Afragola, guidata dal Comandante Antonio Piricelli. Secondo quanto ricostruito, la minore da mesi non frequentava la scuola. Sarebbe riuscita però a contattare la sua insegnante per chiedere aiuto. Quest’ultima, vista la gravità dell'accaduto, ha contattato le forze dell'ordine. Immediatamente si è attivava la Polizia locale, che assieme alle assistenti sociali ed alla responsabile del Centro Anti Violenza si è recata presso l’abitazione della minore. Qui, però, la municipale ha trovato la porta di casa e le finestre chiuse ermeticamente.

Ritrovata chiusa in casa

Dopo vari tentativi per capire se le ragazza fosse in casa, la 17enne avrebbe risposto, comunicando che era chiusa in casa da sola senza le chiavi e senza cellulare. Poco dopo, le forze dell'ordine, riuscivano ad accedere all’abitazione con la presenza del genitore. All'interno hanno ritrovato la ragazza, che secondo un primo esame esterno sarebbe apparsa intontita, frastornata e molto rigida. Secondo gli investigatori, non si esclude per la possibile assunzione di farmaci. La 17enne era rimasta incredula perché non si aspettava che il suo grido di aiuto avesse sortito effetto.

Collocati in casa protetta17enne e fratellino

La ragazza veniva messa in protezione subito dal Comandante e dalle dottoresse presenti. Gli Agenti su disposizione del Comandante attivavano tutte le procedure di protezione previste dal "codice rosso" per mettere in sicurezza la ragazza, che accompagnata anche dalle assistenti sociali, veniva condotta presso gli Uffici del Comando di Polizia Locale dove riceveva tutte le cure che necessitava. Dall'ispezione, secondo gli investigatori, l’abitazione sarebbe risultata non idonea per il benessere dei minori. Le Assistenti Sociali e la responsabile del Centro Anti Violenza hanno provveduto a redigere tutti gli atti ed a collocare subito presso una casa protetta la minore ed il fratellino più piccolo. La Polizia Locale dopo aver redatto gli atti di rito denunciava all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà il genitore. Sequestrati anche i cellulari.

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