Neonato morto a Castel Volturno, la clinica Pineta Grande: “Decesso avvenuto prima del parto”

Il neonato morto nei giorni scorsi a Castel Volturno, in provincia di Caserta, non sarebbe deceduto durante il parto ma già diverse ore prima, e di questo la famiglia sarebbe stata informata già all'accesso al Pronto Soccorso. È quello che sostiene la clinica Pineta Grande, dove la ragazza, 18 anni, era andata per partorire. Sull'accaduto la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo, come atto dovuto in seguito alla denuncia presentata dal padre del bimbo, un 19enne di Mondragone.
La piccola salma è stata sequestrata, così come le cartelle cliniche, e nei prossimi giorni verrà effettuata un'autopsia. La famiglia aveva sostenuto nella denuncia sporta ai carabinieri che non c'erano state complicazioni durante la gravidanza, e che si era trattato di un parto naturale al nono mese. Diversa la versione della clinica, che in una nota ufficiale ha voluto esprimere alcuni chiarimenti sulla faccenda.
"La paziente si era recata al Pronto Soccorso della struttura riferendo di non percepire alcun movimento del feto dal giorno precedente – si legge nella nota – a seguito di accertamenti, veniva accettata con diagnosi MEF (Morte Endouterina Fetale). Il personale ha tempestivamente informato la paziente e i familiari che alla notizia hanno avuto una reazione scomposta, ma comprensibile, udita anche dalle altre pazienti in spazi adiacenti. Essendo la paziente in travaglio, con attenzione, umanità e massima cura, è stata accompagnata in sala parto per l'espletamento della nascita per via naturale. Il bambino è nato, come preannunciato, già morto. La Direzione del Pineta Grande Hospital esprime profondo cordoglio alle famiglie e piena ed incondizionata fiducia al lavoro della magistratura".