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Napoli, taglia a pezzi la madre e getta i resti fra gli alberi, su Facebook ironizzava sulle “cattive mamme”

Prima notte in carcere per Eduardo Chiarolanza, l’uomo accusato di aver ammazzato la madre Eleonora Di Vicino e averla fatta a pezzi occultandone i resti tra la vegetazione di via Montagna Spaccata a Pianura, area Ovest di Napoli. In zona si cercano ancora parti del cadavere della ottantacinquenne.
A cura di Redazione Napoli
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La vittima e il figlio
La vittima e il figlio

Scriveva su Facebook in inglese, Eduardo Chiarolanza e ironizzava, sempre con battute in lingua inglese, sulle mamme cattive. Dall'analisi dei post sul social network dell'uomo, fermato con l'accusa di aver ammazzato e fatto a pezzi la madre, Eleonora Di Vicino, 85 anni e disperso i resti nella zona di Montagna Spaccata a Pianura, tuttavia non si evince granché, ci sono post contradditori, scollegati, sicuramente non è da ciò che si vede "in chiaro" su Facebook che si può capire perché l'uomo si è macchiato di un delitto così grave.

Le indagini si sono da subito concentrate sul59enne disoccupato, da quando la donna è misteriosamente sparita e nei pattugliamenti dei carabinieri in zona sono stati trovati brandelli di resti umani all'interno di un borsone scuro occultato tra la vegetazione della zona nella periferia Nord Ovest di Napoli: gli arti, il tronco; manca la testa. L'uomo ha confessato dopo qualche ora: secondo gli inquirenti ha agito senza pianificare, quindi fra le accuse contestate, omicidio volontario e occultamento di cadavere, non c'è la premediazione.

Il luogo del ritrovamento della borsa, sulla Marano-Pianura
Il luogo del ritrovamento della borsa, sulla Marano-Pianura

Ieri è stata la sua prima notte in carcere, come spesso accade, guardato a vista dalle guardie di Polizia Penitenziaria per evitare possibili atti di autolesionismo: l'uomo soffrirebbe di disturbi psichici anche se al momento gli inquirenti su questo particolare non rendono noti elementi. Ora Chiarolanza  attende l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari che dovrà decidere se convalidare il fermo emesso dalla Procura.

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