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Napoli, si rifà via Posillipo: niente asfalto, sarà ripavimentata coi sanpietrini. Un anno di lavori

A Napoli si rifà via Posillipo, una delle strade più famose del capoluogo partenopeo. Sarà ripavimentata con i cubetti di porfido, già presenti attualmente, che saranno rimossi, ripuliti e riposizionati uno a uno da operai esperti. I lavori interesseranno il tratto tra piazza San Luigi e via Santo Strato, costeranno 7 milioni di euro e dureranno un anno.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Napoli si rifà via Posillipo, una delle strade più famose del capoluogo partenopeo. Sarà ripavimentata con i cubetti di porfido, già presenti attualmente, che saranno rimossi, ripuliti e riposizionati uno a uno da operai esperti. I lavori interesseranno il tratto tra piazza San Luigi e via Santo Strato, costeranno 7 milioni di euro e dureranno circa un anno (350 giorni lavorativi per la precisione). Anche i marciapiedi saranno rifatti con i cubetti. Saranno aggiunti gli scivoli per i disabili. Messa a nuovo la segnaletica. Rifatti i muretti di pietra e le ringhiere del belvedere. Niente asfalto, insomma, sulla carreggiata, ma resterà la pavimentazione di pietra pregiata. Il parere favorevole della Soprintendenza al progetto esecutivo per la manutenzione straordinaria di via Posillipo è arrivato il 3 agosto scorso.

Strada molto trafficata, rischio caos

Via Posillipo è una importante arteria viaria, che partendo da Largo Sermoneta, corre parallela alla costa da Mergellina fino a capo Posillipo e alla discesa Coroglio. Nell'ultimo tratto il tracciato originale della strada prende il nome di via Santo Strato a Posillipo. La strada è percorsa quotidianamente da intensi flussi di traffico, anche pesante, e presenta attualmente una pavimentazione carrabile in cubetti di porfido di circa 10 centimetri di lato. Mentre quelli sui marciapiedi sono di 6 centimetri. Il tratto di strada interessato è lungo circa 1,9 chilometri.

I dissesti

In questo tratto di strada per anni non ci sono stati interventi di manutenzione programmata, mentre, di contro, ci sono stati numerosi interventi di scavo da parte delle società esercenti pubblici servizi. Oggi, la pavimentazione appare danneggiata o rattoppata in più punti, con cubetti divelti o non perfettamente alloggiati in sede, avvallamenti, ormaie, perdita della sigillatura dei giunti e della configurazione. Da qui, l'intervento del Comune e della Città Metropolitana.

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I lavori

Cosa prevedono i lavori? Il progetto ha previsto interventi sia sul capostrada che sui marciapiedi, mirati al superamento delle criticità, in modo da garantire livelli di qualità e sicurezza stradale.

Sui marciapiedi in cubetti di porfido si procederà alla:

  • rimozione dei cubetti e massetto marciapiede;
  • rimessa a quota di cordoni;
  • realizzazione di scivoli per disabili ove non presenti e adeguamento di quelli presenti con percorsi tattili;
  • rifacimento massetto in calcestruzzo cementizio debolmente armato e rimessa in opera dei cubetti precedentemente rimossi;
  • Si prevede la ripavimentazione integrale dei marciapiedi,

Sul capostrada gli interventi sono analoghi, in particolare:

  • rimozione dei cubetti esistenti;
  • introduzione di zanelle in pietra lavica filo sega;
  • rifacimento dello strato di fondazione con platea in calcestruzzo cementizio debolmente armato;
  • rimessa in opera dei cubetti precedentemente rimossi, previa sostituzione dei cubetti non riutilizzabili con utilizzo di elementi di proprietà comunale;
  • rimessa a quota dei chiusini e caditoie dissestati e sostituzioni di quelli danneggiati;
  • implementazione del sistema di drenaggio superficiale acque meteoriche;
  • pulizia ed espurgo sistema di drenaggio esistente;
  • rifacimento della segnaletica orizzontale come preesistente

Sono, inoltre, previsti i seguenti interventi, come adempimento alle prescrizione Soprintendenza:

  • • restauro dei paletti parapedonali esistenti con eventuale surroga di quelli non riutilizzabili;
  • • restauro balaustre/ringhiere metalliche;
  • • restauro dei muri e parapetti in pietra, di proprietà comunale;
  • • apposizione, sulle fonti d'albero, di griglie di protezione in metallo, con caratteristiche che dovranno essere concordate, in fase di esecuzione, con la competente Soprintendenza

La storia

La strada fu fatta costruire da Gioacchino Murat all'ingegnere Romualdo De Tommaso, a partire dal 1812 e fu completata fino a Coroglio da Ferdinando II delle Due Sicilie tra il 1830 e il 1840. Particolarmente suggestivo è il panorama che la via offre: infatti da essa si ammira tutto il golfo di Napoli con il Vesuvio sullo sfondo. Lungo la strada si trovano edifici celebri come Villa Doria d'Angri e Palazzo Donn'Anna.

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