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Napoli, rubate le targhe del Belvedere del Parco Viviani. “Ma noi non ci arrendiamo”

Rubate le targhe dal Belvedere del Parco Viviani di Napoli, installate appena otto mesi fa dai volontari. “Non cederemo alla tentazione di venir meno ai nostri impegni”, fa sapere la comunità del parco. “Le comunità esistono per farsi forza a vicenda e resistere contro chi vuole i quartieri morti e senza partecipazione”, ha commentato Rosanna Laudanno, consigliera della II Municipalità di Napoli.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Rubate le targhe dal Belvedere del Parco Viviani di Napoli: ignoti nella notte hanno staccato i cartelli dalle ringhiere del Belvedere, e solo stamane la scoperta da parte dei cittadini e della comunità del Parco stesso, che otto mesi fa aveva montato i cartelli che, grazie anche all'ironia ed ai giochi di parole in napoletano, erano diventati in breve tempo iconici, tanto che molte persone avevano immortalato lo splendido paesaggio del Golfo di Napoli con le targhe stesse in primo piano.

"Con questa iniziativa abbiamo provato non solo a rendere il belvedere un luogo più accogliente, ma anche a trasformare noi stessi in una comunità inclusiva ed aperta a chiunque, affinché potessero nascere processi di nuova affezione nei confronti di un bene pubblico e, pertanto, di tutti", hanno commentato con un fondo di amarezza Attilio e Simona, entrambi portavoce della comunità del Parco Viviani, "ma non cederemo alla tentazione di venir meno ai nostri impegni, lasciando che questo episodio ci allontani dal nostro intento di restituire dignità al quartiere in cui viviamo. Nonostante tutto noi non ci arrendiamo, ma anzi rilanciamo la nostra azione: non solo ci rimbocchiamo ancora una volta le maniche per ridare dignità al belvedere del Parco Viviani, ma desideriamo invitare tutta la cittadinanza ad essere parte di un cambiamento positivo".

"In circostanze come queste capita spesso che ci si perda d'animo o si molli la presa, essendo tutto realizzato a costo zero ed insieme alla collettività", ha spiegato Rosanna Laudanno, consigliera della Municipalità II di Napoli, "ma le comunità esistono per farsi forza a vicenda e resistere contro chi vuole i quartieri morti e senza partecipazione. La risposta che hanno rilanciato i ragazzi del parco Viviani", ha aggiunto, "mi vede completamente d'accordo: accogliere, aprire ancora di più le porte ed essere disponibili a coinvolgere sempre più cittadini.
Del resto, un bel segnale sarebbe anche quello di riportare le targhe sul belvedere, anche se so che è difficile. Ma sarebbe un bel gesto per chiedere scusa a tanti e tante che si impegnano per un bene comune che fino a qualche anno fa era completamente abbandonato".

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